Perché spesso le malattie non si possono guarire nonostante una diagnosi corretta e un trattamento adeguato?
Secondo studi accurati del Dott. Wirz, la causa della mancata guarigione di molti malati pur sottoposti a diagnosi corretta e a trattamento adeguato per decine di anni sarebbe un veleno comune che si trova in molte case cioe' la naftalina, spesso usata contro le tarme, e la canfora sintetica contengono arsenico (accertato alle analisi), e l’inspirazione delle sue esalazioni provoca le più svariate malattie. Scrive ancora il dott. Wirz: «Questo veleno è il peggiore assassino dell’umanità; le sue caratteristiche non scompaiono mai completamente dall’iride, segno che questa intossicazione è pressoché inguaribile.».
Un giornale riportò la seguente notizia da Chicago: "Sei fratelli avevano dormito successivamente nello stesso letto, e tutti erano morti dopo breve tempo; l’unica sorella, che aveva tenuto la casa, fu arrestata per sospetto avvelenamento, e da quasi un anno era in carcere. Era stato bensì trovato dell’arsenico nei cadaveri, ma non in quantità tale da costituire prova di avvelenamento. L’avvocato della donna ebbe l’idea di far esaminare i materassi di quel letto, e vi si trovò una quantità di arsenico che la fabbrica vi aveva messo a protezione dalle tarme. La rapida morte dei fratelli era avvenuta per inspirazione delle esalazioni, e la sorella fu scarcerata".
Secondo l'esperienza di tanti anni del dott. Wirz è impossibile guarire una malattia quando in una casa sono presenti veleni come la naftalina, la canfora sintetica, il DDT, gli insetticidi e i purificatori di aria nei WC, ecc....
Anche la dott. Hulda Clark, nota nella cura dei parassiti intestinali, afferma che l' eliminazione totale di qualunque veleno, varichina inclusa, determina il successo della terapia. Utilizzando piuttosto prodotti naturali, ancor piú nelle case dove vivono bambini o pazienti affetti da malattie oncologiche, si riducono gli effetti tossici di tali veleni, agevolando la completa guarigione di qualunque malattia invalidante.