***IL PORTALE ONCOLOGICO AL SERVIZIO DEL CITTADINO*** Informazioni aggiornate sulle diagnosi e terapie del cancro.
" La maggior parte delle cose importanti nel mondo sono state compiute da persone che hanno continuato a cercare quando sembrava non esserci alcuna speranza "

AVVERTENZE!

Se in questo periodo state valutando tra il trattamento oncologico convenzionale e il trattamento alternativo, rendetevi conto che i rapporti convenzionali sul cancro intrappolano spesso i pazienti con l'uso di falsa autorità. Fanno tutti schieramento compatto: i medici con i loro titoli accademici, la FDA e le aziende farmaceutiche con tutti i generi di pubblicità che esaltano un sistema di vita migliore se solo continuate a versargli quattrini e ad annegare il vostro corpo in prodotti chimici sintetici.

Contrapponetelo con la semplice realtà ed il buonsenso innato, che dice che la maniera per guarire realmente il corpo umano non è certo quella di avvelenarlo. Basta capire questo, non è più complicato di così. Una volta che lo accettate, allora comincerete a capire che potete guarire il cancro.

Non potete aggredire il cancro con le stesse cose che in realtà lo causano, come la chemioterapia e le radiazioni. Non potete diventare più sani compromettendo la funzione degli organi vitali nel vostro corpo, ed i trattamenti oncologici convenzionali distruggono letteralmente i tessuti del cervello, quelli del fegato, del cuore e dei reni. Se scegliete di sottoporvi a chemioterapia, ne uscirete con un danneggiamento permanente alla vostra salute che vi renderà molto più problematico sopravvivere a qualsiasi cancro successivo.

LEGGI PIU´VOLTE GLI ARTICOLI PER ESSERE SICURO/A DI NON TRASCURARE NULLA. LEGGERE GLI ARTICOLI SOLO UNA VOLTA POTREBBE ESSERE LA FORMULA PER IL DISASTRO.


AVVISO AI LETTORI!

Niente potrà curare il vostro cancro se continuate a mangiare carni adulterate, usare prodotti farmaceutici, impiegare cosmetici e prodotti per la cura personale contenenti prodotti chimici tossici, spruzzare antiparassitari sul vostro prato ed usare creme solari inappropriate. Il consumo di carni trattate con il nitrito di sodio è nocivo per la vostra salute quasi quanto fumare sigarette.
La cura del cancro richiede una massiccia pulizia del fegato, del colon e dei reni.
Richiede uno spostamento complessivo verso uno stile di vita sano che includa alimenti crudi, cibi nutrienti, succhi di verdure, terapia con luce solare e il totale abbandono di cibi, medicine e prodotti cancerogeni.

Conferenza Dott. Nacci

Dichiarazione del Dottor Nacci
 
.......Pur dovendo accettare, serenamente, di buttare alle ortiche 5 anni di sacrificio passati nei migliori centri di medicina nucleare e altri 3 anni a fare concorsi inutili e un brevetto. Ma bisogna essere onesti e lineari nella vita: se capisci che una strada è sbagliata, per quanti sacrifici ti sia costata, devi avere il coraggio di cambiare e, soprattutto, di non ingannare gli altri. Per questo, trovo molto grave che, determinate persone, scienziati e medici in particolare, si siano mobilitati contro le terapie anti-cancro basate sull'utilizzo delle vitamine naturali.

 
leggi queste e altre testimonianze rilasciate dal Dottor Nacci in una sua conferenza
http://aloearborescens.tripod.com/

Chemioterapia








L'incompatibilità assoluta
della
 Fitoterapia con la chemioterapia


L'impiego dei fitoterapici controindica totalmente qualsiasi impiego, anche limitato, della chemioterapia (CH.T.), data l'ampia dimostrazione, in letteratura medica, del suo fallimento in terapia anti-neoplastica, e dal fatto che la CH.T. è incompatibile con il Giuramento d’Ippocrate (divieto di somministare veleno al paziente).
In futuro bisognerà valutare gli aspetti legali del medico che sottoponga il paziente a chemioterapia di prima linea, senza aver prima tentato l'induzione di immunoterapia con fitoterapici.

Nessun paziente, se già sottoposto a CH.T, dovrebbe essere sottoposto alla lunga, complessa e impegnativa multiterapia descritta in questo lavoro, poiché l'impiego della CH.T. toglie qualsiasi valenza curativa soprattutto nei confronti della immunoterapia.
E' però ammessa la libertà di eseguire comunque tentativi d'immunoterapia da parte del medico, per ragioni umanitarie, premessa la non certezza di condurre a guarigione il paziente causa i pesanti danni subiti a causa delle precedenti sedute di CH.T.: ciò vale anche nel caso di CH.T. a basso dosaggio somministrata per bocca, fatto quest'ultimo di utilizzo anche in terapie anti-neoplastiche oggi definite "alternative" .

Spesso, infatti, la CH.T. viene eseguita anche a domicilio del paziente stesso tramite prescrizioni di pastiglie, capsule o compresse (Alkeran
da 5 mg, Endoxan Asta da 50 mg, Lastet capsule da 25, 50, o 100 mg, Leukeran da 5 mg, Linfolysin da 2 mg, Methotrexate da 2,5 mg [nota: di quest'ultimo chemioterapico è consentito l'impiego, secondo Prontuario Farmaceutico Italiano, anche per l'artrite reumatoide dell'adulto], Myleran da 2 mg, Purinethol da 2 mg, Vepesi d da 50 o 100 mg).

In ogni caso, la somministrazione orale di queste pastiglie ha delle gravissime conseguenze, poiché il sistema immunitario a livello gastro-intestinale è il più sviluppato di tutti, dato il carico antigenico a cui l'organismo viene esposto: la superficie cutanea è infatti soltanto di 2 metri quadrati, la superficie polmonare è di 80 metri quadrati, mentre la superficie gastro-intestinale raggiunge i 300 metri quadrati.

Il sistema immunitario gastro-intestinale, essendo estremamente sviluppato, giustifica l'azione di molti fitoterapici dati per via orale allo scopo d'indurre una immuno stimolazione specifica o aspecifica verso particolari antigeni naturali presenti in alcune specie di piante , ma spiega anche la sua estrema vulnerabilità alla stessa CH.T., poichè questa conduce ad una graduale alterazione dei tessuti della mucosa intestinale (soprattutto colon) a causa della morte dei linfociti presenti nei linfonodi mesenterici, nelle Placche di Peyer, nella lamina propria etc.

Questa alterazione determina non solo la graduale alterazione della funzionalità del tessuto linfatico presente sulla mucosa intestinale, ma anche il graduale blocco delle strutture linfo-immunitarie poste a distanza, con loro successivo esaurimento funzionale.

Riassumiamo pertanto:

A) La fitoterapia, essendo basata sostanzialmente sull'immunoterapia, cioè sull'attivazione della cascata immunitaria dei linfociti, non dovrebbe essere eseguita in pazienti in trattamento con chemioterapia, o che abbiano eseguito in precedenza la stessa chemioterapia, causa il probabile insuccesso terapeutico. 


B) Qualsiasi medico responsabile di trattamenti immunoterapici NON può assumersi la responsabilità di seguire pazienti in trattamento con chemioterapia, o comunque con terapie debilitanti le difese immunitarie come la radioterapia a medio-grande campo, o l'impiego protratto di cortisonici. E' però ammessa la libertà di eseguire comunque tentativi d'immunoterapia da parte del medico, per ragioni umanitarie, premessa la non certezza di condurre a guarigione il paziente causa i pesanti danni subiti delle precedenti sedute di chemioterapia.



 (tratto dal libro "1000 piante per guarire dal cancro " di Nacci Giuseppe)




Pantellini e l'Ascorbato di Potassio


 




 

Se sei qui è perché vuoi cercare di evitare le malattie degenerative, senza cercare lontano quelle risorse vitali che sono già in te. Le energie per combattere le malattie degenerative sono già dentro il tuo corpo; occorre solo che queste forze vengano risvegliate. 


L’acido ascorbico (vitamina C) e' il veicolo che trasferisce il potassio all’interno delle cellule, soprattutto di quelle che sono a rischio di degenerazione o già completamente alterate. Lo scopritore di questa incredibile caratteristica del composto è stato il Dott. Gianfrancesco Valsé Pantellini, biochimico fiorentino morto nel Dicembre 1999.

Novità assoluta in campo internazionale è l’aggiunta, secondo le indicazione di Pantellini, del ribosio, elemento mai utilizzato, da solo o in composti "semplici", contro le patologie degenerative. Inoltre si deve tener conto che già alcuni studi pubblicati negli anni ’50 avevano messo in evidenza che la ribosuria era collegata alla distrofia muscolare ed ad alcune forme tumorali.

Il ribosio rappresenta l’elemento fondamentale per le molecole energetiche e per lo svolgimento delle attività a livello genetico della cellula.

L’impiego con acido ascorbico e bicarbonato di potassio è legato alla potenziale attività catalitica del ribosio per rendere più veloce il trasferimento di potassio ed aumentare l’efficacia della sostanza.

Infatti, mentre la vita media della vitamina C nel nostro organismo è dell’ordine di alcune ore dopodiché perde l’attività biologica, il ribosio si consuma dal punto di vista energetico con tempi diversi a seconda delle necessità della cellula.




Senza fare uso di terapie tossiche ed invalidanti. Senza costringerti a scegliere fra questa metodica e le proposte dei medici ospedalieri.


Si chiama Ascorbato di Potassio e significa la possibilità di prevenire le malattie degenerative: il metodo Pantellini mantiene sano lo stato di salute del tuo corpo e così permette di attaccare queste malattie anche quando sono già esplose dentro di te.

Il nemico silenzioso di ogni giorno: ogni giorno il corpo umano può produrre cellule cancerose che il sistema immunitario si rimangia, ma quando la forza immunitaria rallenta o perde la sua efficacia, e questo avviene per vari motivi (stress, inquinamento, predisposizione genetica ecc..), la cellula può degenerare ad un cancro o altre malattie degenerative possono svilupparsi in modo silente fino alla loro manifestazione esplosiva (anche parecchi anni dopo il primo evento!).


Fin dalla nascita viviamo protetti contro il cancro e le altre malattie degenerative grazie al lavoro svolto dal nostro sistema immunitario. Questo equilibrio può essere fatalmente spezzato quando si produce un danno permanente su una cellula. Nessuno di noi è esente da questo meccanismo.

Ecco la nostra arma micidiale contro tali degenerazioni: grazie agli studi del Dott. Pantellini, contro questo nemico silenzioso, abbiamo messo a punto un'arma importante: l' Ascorbato di Potassio (anche in versione con Ribosio). 






Indirizzo: Fondazione Internazionale Valsé Pantellini per la Ricerca e lo Studio delle Malattie Degenerative - Delegazione Italiana Via Mattioli n.55,  50139 Firenze.

La seguente linea è per informazioni generali e per appuntamenti per consulenza medica:

Telefono:
+39 055 499634  Fax: +39 055 491835

Gli appuntamenti per la consulenza medica possono essere chiesti anche tramite la seguente E-mail:
fondazione@pantellini.org


 

Breuss - Igienismo - Aloe


IL CASO BREUSS


E' davvero molto ricco l'elenco di coloro che hanno provato con i fatti la validità delle loro teorie, spesso sostenute da documentazioni cliniche e da un'ampia casistica.
In questo capitolo, non possiamo dare che una piccola selezione di tutto ciò che riguarda l'argomento. Nonostante gli interessanti risultati, queste pratiche non sono mai state prese in considerazione ed approfondite dalla ricerca ufficiale.
Un esempio, è rappresentato dalla cura anticancro applicata da Breuss, una forma di digiunoterapia. Il principio si basa sul fatto che il cibo che normalmente introduciamo è diretto a sostentare le cellule di qualsiasi natura, benigna o maligna, esse siano.
Alcuni alimenti non sembrano però graditi alle cellule tumorali. La cura anticancro di Breuss prescrive quindi un'alimentazione strettamente limitata a tali sostanze, in modo da togliere il sostentamento alle cellule tumorali, senza tuttavia debilitare l'organismo.
Vediamo cosa scrive nell'introduzione del libro (Cancro - Leucemia di Rudolf Breuss, Edizioni Medicina Naturale di Baccichetti Fanny, p. 31) il dottor F. B. di Berchtesgaden: "Nessun diverso sistema ci farà vincere il cancro, a meno che l'industria chimica scopra mezzi potentissimi che, come nel caso della terapia anti-tbc, distruggano tutto per via chimica, lasciando però un organismo ancora più fragile dell'attuale.
Sarebbe questa la via del trattamento puramente chimico-farmaceutico, che potrebbe bensì portare al superamento dello stato contingente, come nel caso della terapia sintomatica, ma comporterebbe conseguenze future talmente pesanti, da condurre gradatamente ad un'umanità non più sana, ma ancor più malata.
Sarebbe perciò doveroso vagliare, con la massima attenzione, tutti i tentativi di chi affronta il rischio di superare il fattore cancro con un trattamento naturale e non chimico.
Un tale tentativo, è stato intrapreso dall'empirico austriaco - preferirei chiamarlo "esperto di terapie naturali" - Rudolf Breuss, di Bludenz. Breuss morto a 85 anni, e disponeva di una grande esperienza nel settore della medicina popolare.
Per questa via, probabilmente, è giunto alla nuova forma della cura del digiuno, da lui messa a punto. Il digiuno, e questo rimane un punto fermo, è e resta il più valido metodo per vincere le malattie.
La mia esperienza, di centinaia di casi, mi ha continuamente dimostrato non esservi nulla che agisca tanto a fondo ed in modo talmente completo, quanto la rinuncia volontaria al cibo ed il consentire l'azione della forza risanatrice interna, che ogni uomo porta in sé. Breuss fu uno dei pochi empirici a porre la sua fiducia in questa energia ed a modificare ampiamente la cura del digiuno, quale fu insegnata, negli anni trenta, dal dott. Otto Buchinger, cercando di adattarla alla nostra cultura attuale.
Il nostro errore, oggi, è quello di aggrapparci ancora troppo alle indicazioni passate di Buchinger e anche di Waerland: prescriviamo i succhi senza integrarli con le corrispondenti erbe, inoltre fissiamo una durata troppo breve per la cura.
In questo senso, Breuss ha introdotto idee completamente nuove nella cura del digiuno, nei casi di cancro; egli merita quindi la massima ammirazione, per il coraggio dimostrato, quando intraprese il primo tentativo di far digiunare un canceroso per 42 giorni di seguito. Di solito, infatti, le cliniche che curano con il digiuno, applicano una cura della durata di 21 giorni.
Generalmente, i malati che intendono seguire questa strada, preferiscono la cura breve, perché non hanno idea di quanto tempo occorra all'organismo per superare una malattia grave. Chi vuole scoprirlo, studi lo schema delle fasi del dott. Reckweg.
Nonostante ciò, io, come medico, non rifiuterei mai la strada indicata, e preferirei percorrere questa, piuttosto di quella praticata tuttora dalla medicina universitaria, tanto aggressiva per l'organismo.
E' molto più naturale e concreta la strada percorsa da Breuss, con il suo ragionamento: "Il tumore deve essere divorato dall'organismo stesso, durante la cura del digiuno!".
Mediante il digiuno il corpo elimina tutto quanto gli è estraneo, poiché separa tutto ciò che è malato, da ciò che è sano.
Per la sua cura di 42 giorni, Breuss ha ideato una mistura di succhi, composta per la maggior parte di rape rosse, carote, sedano, rafani e patate. Quest'ultima componente, viene ignorata nelle cliniche del digiuno, a causa del sapore sgradevole, ma è proprio questo l'ingrediente più importante, quello che permette di ottenere il migliore risultato, in particolar modo nei casi più gravi.
Se si vuole eliminare il succo di patata, Breuss consiglia allora l'assunzione di decotto di bucce di patata, negli intervalli fra i succhi. Metodologia che anch'io condivido. Alcuni giorni prima dell'inizio del digiuno, Breuss inizia a somministrare un quarto di litro della mistura, affinché il malato vi si abitui.
Anche riguardo alla restante somministrazione di liquidi, sempre molto generosa, sono d'accordo con lui. E' inoltre particolarmente utile il ricorso a speciali decotti d'erbe, che hanno la funzione di riordinare il ricambio disturbato.
La cura viene completata da una speciale mistura di decotti d'erbe per i reni, accanto alla salvia e al geranium robertianum. Egli consiglia anche il decotto di calendula, che dai tempi antichi è nota per le sue qualità anticancerose. Le sue indicazioni sono completate da precise istruzioni sul modo di preparare le tisane.
Breuss afferma di aver guarito più di mille cancerosi mediante la sua cura. Ed aggiunge, molto correttamente, "purché i malati non siano stati già trattati con irradiazioni e altre terapie pesanti anticancerose, nel qual caso non vi è stato successo." Questa affermazione coincide perfettamente con la mia esperienza, un trattamento biologico, può essere accompagnato da successo, soltanto quando le difese dell'organismo non sono state preventivamente danneggiate da mezzi chimici potenti.
Breuss torna continuamente a ripetere la sua convinzione: il tumore è una escrescenza autonoma e le sue cellule possono essere divorate solo affamando l'organismo, con la cura dei succhi.
L'esperienza della cura del digiuno, infatti, ci insegna che il corpo, digiunando, elimina tutto ciò che gli è estraneo. Questa è stata anche la mia convinzione in tutti gli anni della mia attività.
Fino al 1990, gli ammalati guariti dal cancro, e da altre malattie apparentemente incurabili, con le terapie di Breuss, dovrebbero, secondo un calcolo per difetto, essere circa 45.000.
Se la cosiddetta ricerca per il cancro e la scuola di medicina fossero state dalla mia parte, anziché contro di me, molto probabilmente potrebbero essere più di un milione! Anche nel caso di operati, irradiati e trattati con la chemioterapia, per molti la speranza non è ancora persa!"   

Igienismo

Ovviamente il digiuno, come pratica terapeutica, viene attaccato dalla maggior parte della medicina ufficiale, un'eccezione è rappresentata dal dottor Paolo Cataldi.
Cataldi, medico chirurgo, specializzato in malattie dell'apparato digerente, passato negli anni '80 alla medicina naturale, specializzato nel digiuno dolce e autore della Dieta Nayr, è invece un sostenitore di tale pratica.
"L'apparato digerente, è quello che, più di ogni altro organo del nostro corpo, ha bisogno di energia per funzionare. Nel digiuno, questa attività così impegnativa, viene completamente eliminata e nell'organismo accadono cose sorprendenti.
Il corpo, libero da questo impegno, concentra la sua forza nel rigenerare gli organi, espellendo tutte le tossine accumulate nel corso del tempo"; si tratta dei radicali liberi, delle sostanze acide che vengono scartate dal metabolismo, veri e propri veleni.
Così si esprime la naturopatia, la scienza medica nella quale si inserisce il digiuno terapeutico. Una teoria che sarebbe giudicata troppo semplicistica dalla medicina ufficiale, un retaggio del passato.
"Tutta questa ostilità, afferma Cataldi, deriva dal fatto che questa cura non costa nulla. Il digiuno non è redditizio, non porta soldi."
Il digiuno di Breuss, come terapia contro il cancro, non costituisce un esempio unico nel mondo delle terapie naturali. Un'altra scuola, nota a livello mondiale, è quella fondata da Herbert M. Shelton, un americano di origine tedesca, nato nel Texas nel 1895 e che nella sua lunga vita ha scritto decine di libri.
Documentò casi clinici risolti, elaborò un nuovo modo di vivere e di pensare secondo natura. (Digiunare per rinnovare la vita ed. Paoline)
Attualmente, Vivian Virginia Vetrano rappresenta la discepola più ortodossa dell'igienismo di Shelton, accanto al quale ha vissuto un'esperienza ventennale, nella Scuola della Salute di S. Antonio, nel Texas.
Vediamone i punti essenziali:
"La vera digiunoterapia è praticata da medici vitalisti, igienisti e naturopati, che hanno una visione globale della persona e la considerano nel suo insieme fisico-psichico-spirituale.
Per diagnosticare lo stato di salute, invece di analisi aggressive (come i pericolosi raggi X), vengono adottati metodi dolci: iridologia, riflessologia, esame dei capelli, nonché la moderna analisi del terreno bioelettrico (specialità di Salvatore Simeone). è fondamentale saper distinguere il momento di interrompere il digiuno: ognuno, a seconda delle proprie riserve, ha il suo tempo massimo (c'è chi ha superato addirittura i 60 giorni), dopo il quale rischia l'inanizione, un'anoressia irreversibile.
Perciò è sempre necessario farsi seguire da un esperto terapeuta, in grado di riconoscere i segnali che indicano il momento di rialimentarsi." La Vetrano lamenta, come quasi tutti i medici igienisti nel mondo, che generalmente si arrivi a sperimentare il digiuno quando si è ormai all'ultima spiaggia, dopo aver provato senza successo tutte le terapie della medicina convenzionale.
I casi sono quindi spesso molto difficili, e sovente insorgono problemi legali. Negli Usa, così come in Italia, nonostante la libertà terapeutica (del medico e del paziente) sia sancita dalla Costituzione, i medici che prescrivono rimedi diversi da quelli ufficiali, sono molto più soggetti a critiche e denunce.
"Nonostante ciò", continua la decana dei digiunoterapeuti, "ho accettato anche malati gravi, perché ho sempre avuto fiducia nella capacità di autoguarigione del corpo (la vis medicatrix naturae, di cui parla Ippocrate) e nei principi dell'igienismo".
La dottoressa Vetrano annovera nella sua lunga esperienza, casi clinici molto significativi. "Una signora di 40 anni, che aveva assunto per lungo tempo pesanti farmaci, tra cui cortisonici, soffriva di un'infiammazione in tutti i muscoli del corpo, non poteva camminare, né girare la testa e si muoveva come un automa; per questo le avevano anche ritirato la patente. Quando venne da me era debolissima.
La prima volta poté digiunare solo 11 giorni, durante i quali si ripulì di tutte le droghe ingerite. La dimisi e le raccomandai di seguire una dieta igienista, di non assumere farmaci e tornare dopo sei mesi.
Essendo meno debole, digiunò altre due volte, per 21 e 30 giorni, migliorando sensibilmente, fino a guarire del tutto.
Durante l'ultimo periodo di cura, ogni giorno che andavo a trovarla sembrava sempre più felice. Una mattina, mi sorrise radiosa, confessandomi che, per la prima volta da vent'anni, aveva dormito sdraiata sulla pancia, prima le era impossibile, perché aveva il collo bloccato. Era anche guarita da una cisti sulla spalla, che durante il terzo digiuno si era ingrossata ed infiammata, aprendosi e drenando, fino a ridursi ed a sparire completamente, lasciando solo una piccolissima cicatrice". Non tutte le storie, però, hanno un lieto fine.
"Accogliemmo una quarantenne italiana, che viveva nel Nord California, affetta da tumore al cervello, con altre neoplasie in formazione in tutto il corpo. Stava perdendo la vista e l'udito, aveva principi di paralisi e non poteva più camminare da sola.
Le prescrissi completo riposo a letto e tre lunghi digiuni (di 30, 25 e 21 giorni ciascuno), ogni volta intervallati da uno-due mesi di rialimentazione igienista, per ricostituire le sue riserve energetiche. Dopo circa sei mesi di cura, era molto debole, ma completamente guarita dal tumore, aveva recuperato vista, udito, deambulazione.
A questo punto, il figlio venne a trovarla. Vedendola molto magra, preoccupato, volle riportarla a casa, nonostante il mio parere contrario.
La paziente, però, seguendo per due anni un regime vegetariano crudista, continuò a stare bene. Il marito, allora, visto che era ormai guarita, la convinse ad interrompere la dieta. Il tumore iniziò a riformarsi; allarmati, preferirono ricoverarla in ospedale, ma dopo l'intervento chirurgico la signora perse tutte le funzioni e divenne un vegetale".
Secondo il dottor Sebastiano Magnano (uno dei pionieri nel nostro Paese), la situazione della digiunoterapia, pur migliorata rispetto a dieci anni, è ancora troppo precaria. "è vero, c'è più informazione da quando, due anni fa, si è tenuto a Roma un importante congresso internazionale, ma la proposta di legge per la regolamentazione di questa pratica, presentata in Parlamento nella scorsa legislatura, è stata completamente ignorata".
Quel disegno di legge è rimasto chiuso nei cassetti della Commissione affari sociali. La maggioranza dei membri era troppo impegnata a organizzare i prodromi di Sanitopoli, fare pressione per l'aumento dei prezzi dei farmaci e rendere obbligatoria in Italia (unico Paese al mondo) la costosa vaccinazione contro l'epatite virale. 


Aloe


L


L' Aloe Arborescens, nei casi oncologici, deve essere preparato con miele di acacia e al buio, per evitare di compromettere i principi attivi  in essa contenuti.

Un miscuglio di Aloe arborescens pulita dalle spine, miele puro. Il risultato: una crema che ha guarito molti dal cancro.
Questo rimedio lo si deve a padre Romano Zago, un frate francescano. Questa ricetta deriva dalla saggezza popolare brasiliana; i poveri dovevano fare uso di ciò che la natura passava, a costo zero, per la loro cura. così, spiega il frate, hanno imparato ad usare le erbe e tra queste l'aloe.
Tre cucchiai del miscuglio, tre volte al giorno, un quarto d'ora prima dei pasti e la guarigione è raggiungibile spesso perfino nell'arco dei primi dieci giorni.
Il tempo, come dice frate Zago, necessario al sangue per percorrere l'intero organismo e portare i benefici effetti del miscuglio in ogni angolo, anche il più remoto, del nostro corpo.
Se i benefici non si avessero subito dopo i primi dieci giorni, dopo essersi sottoposti ad esami di controllo per vedere a che punto è il male, si può procedere ad una serie successiva di cicli, sempre di dieci giorni l'uno.
I risultati esistono e sono notevoli in qualsiasi tipo di cancro: pelle, gola, seno, fegato, utero, prostata, cervello, fegato, intestino: vi sono persino guarigioni dalla leucemia. (v. La Terra Santa, Il miracolo dell'aloe e del miele, di Vittorio Bosello).
Questa specie di Aloe suscita oggi grande interesse scientifico perché presenta una concentrazione di principi attivi più elevata rispetto alle altre specie di Aloe. L’associazione A.R.A. (Associazione Ricerca Aloe), presieduta dal professor Roberto Miccinilli, che da oltre vent'anni si occupa di omeopatia all'Università di Londra, ha effettuato alcune ricerche su Aloe arborescens; dai risultati fino ad oggi ottenuti pare che tale specie, opportunamente somministrata, sia in grado di distruggere le cellule tumorali, preservando nel contempo quelle sane. E' stato inoltre riscontrato un elevato potere antidolorifico, che permette di attenuare notevolmente il dolore dei malati terminali che non dovessero più rispondere ad altri analgesici.
Il professor Giuseppe D'Alessio, direttore del Dipartimento di Chimica Organica e Biologica dell'Università Federico II di Napoli, ha effettuato, per conto dell'associazione, alcune ricerche sugli effetti dell'Aloe arborescens.
I risultati sono stati sorprendenti: testata più volte, l'aloe ha dimostrato di essere in grado di distruggere le cellule tumorali, preservando nel contempo quelle sane.
E' stato inoltre riscontrato un elevato potere antidolorifico, che permette di attenuare notevolmente il dolore dei malati terminali che non dovessero più rispondere ad altri analgesici (v. Oli, novembre 1996, Aloe Arborescens e terapia dei tumori: una riflessione, di Roberto Miccinilli).
A conferma di questi dati, il ricercatore americano David Hudson ha scoperto che uno stato particolare, monoatomico, di rodio e iridio possiede eccezionali facoltà terapeutiche, che si sono dimostrate efficaci anche in casi terminali di cancro. Una sua ricerca ha dimostrato che tali sostanze sono presenti in notevoli quantità nell'Aloe arborescens. 


Fonte: aloearborescens.tripod.com
 

Il caso Alessiani


IL CASO ALESSIANI



Se parliamo di persecuzioni ai ricercatori, medici e non, che da tempo studiano ed operano nel campo dell'oncologia con risultati a dir poco sorprendenti, alcuni esempi appaiono emblematici. Uno è quello del dott. Alessiani e di "Maruska", la soluzione naturale che ha ridato la vita alla moglie: Liliana Donati. Un caso clamoroso di resurrezione per i clinici che l'avevano ricoverata, tanto che, al momento della sua uscita dall'ospedale romano, dove avrebbe dovuto passare a miglior vita, i medici non hanno avuto il coraggio di segnare le sue dimissioni sulla cartella clinica. Avrebbero infatti dovuto spiegare come, nonostante un cancro inoperabile di enormi dimensioni, nel giro di poco tempo, dal 9 luglio al 4 agosto, con una previsione di sopravvivenza di soli 15 giorni, l'ammalata potesse uscire dall'ospedale senza alcuna traccia di tumore e tornare alla sua vita normale, come se nulla fosse accaduto. (La Regione, Giornale di Roma e del Lazio, luglio 1992, "Accadde a Roma un anno fa" p. 1-2).

Ebbene, questo medico che si è limitato a svolgere quello che dovrebbe essere il dovere primo della sua professione, salvare la vita di un essere umano, ha anzitutto dovuto agire nascostamente dai colleghi dell'ospedale per evitare sanzioni e problemi di ogni tipo. Successivamente, quando ha deciso che il prodotto che aveva salvato la moglie poteva e doveva essere messo a disposizione di altri malati, ha cominciato a subire un incredibile calvario .
Oltre alla prima e all'ultima pagina della cartella clinica di Liliana Donati, alleghiamo l'articolo de La Peste: L'acqua di Alessiani, 5-8-1995). Ai particolari agghiaccianti contenuti in quest'ultimo (confermatimi personalmente dal protagonista della vicenda), ne aggiungo altri due. Poco dopo la pubblicazione del citato articolo su La Regione, alcuni sedicenti medici si presentarono dall'editore, per acquistare tutte le copie ancora disponibili. Nell'estate del '93 il dott. Alessiani subì un incidente stradale molto strano, che aveva tutte le caratteristiche di un avvertimento criminale. Una riflessione: le accuse al magistrato contenute nell'articolo sono gravissime; il nome del magistrato non è citato, ma è facilmente individuabile; come mai non è stata sporta alcuna denuncia per diffamazione? Penso che ogni lettore potrà rispondere da sé.

L'ACQUA DI ALESSIANI
DOPO IL SIERO DI BONIFACIO E PRIMA DELL'UK 101, UN'ALTRA CURA "ALTERNATIVA" CONTRO IL CANCRO, CHE HA GIA' SALVATO MOLTE VITE, E' STATA IGNORATA E BOICOTTATA DALLA SCIENZA UFFICIALE.

Aldo Alessiani, un anziano medico romano. Da diversi anni ha messo a punto una cura contro i tumori che, oltre a dare dei risultati incredibili, non costa nulla. Per questa sua scoperta, il 29 luglio del 1993, è stato convocato presso il Palazzo di Giustizia dove un sostituto procuratore della repubblica, dopo aver ascoltato e registrato tutta la sua storia, lo ha informato che sul suo capo pende una condanna a morte.
Perché il settimanale OGGI, che aveva seguito la vicenda, non ha più pubblicato l'articolo? Perché i responsabili di T.R.E., che dedicarono al caso un ampio servizio, sono stati intimiditi e, a distanza di anni, sono ancora letteralmente terrorizzati?
Il dottor Aldo Alessiani, ex primario, medico legale e plurispecialista, è il misterioso "dottor ics" (La Peste n° 57), l'uomo che ha scoperto una cura rivoluzionaria contro il cancro e che è stato costretto al silenzio. così come è stato irriso e costretto al silenzio, anni fa, il professor Bonifacio che, da un siero estratto dalle capre, sosteneva di aver avuto dei grossi risultati. così come è stato costretto alla fuga il professor Bartorelli, che - curiosamente! - sempre dalle capre ha sintetizzato la proteina UK 101. Ma se quest'ultimo ha trovato una nuova patria negli Stati Uniti, che gli hanno messo a disposizione fondi e laboratori,
Alessiani è stato addirittura minacciato di morte.
Minaccia che gli è stata partecipata, non da un gruppo di balordi di periferia, bensì da un sostituto procuratore della repubblica italiana. Tutto ha avuto inizio nel 1981, quando Alessiani teorizza per la prima volta che il tumore possa essere una malattia di carenza. "L'intuizione - ci spiega - l'ho avuta accorgendomi che l'incidenza del tumore andava di pari passo, nel tempo, con l'aumento della statura media della popolazione. E' evidente che, nel corso dei secoli, abbiamo smesso di pagare le tasse alla natura. Siamo diventati come quei fiori che, tolti dal loro habitat naturale, crescono più forti e più alti, ma perdono il loro profumo e gli insetti non vi si posano più. Sono diventati inutili all'ecosistema. A questo punto, ho pensato che queste sostanze che non assumiamo più potevo andarle a cercare scavando in profondità, nel terreno appartenuto alla grande antichità". Alessiani pubblica queste considerazioni su una rivista specializzata, in un articolo intitolato Il cancro per paradossi, che passa nella più totale indifferenza.
L'occasione di sperimentare la sua teoria gli capita dieci anni dopo, quando sua moglie viene colpita da una gravissima forma di tumore. "Partito dall'utero - racconta Alessiani - aveva invaso il retto, l'intestino, il peritoneo parietale e viscerale, ed era arrivato fin sotto lo stomaco. L'addome era aumentato a dismisura per la carcinosi, sembrava incinta di otto mesi." Si tenta una palliativa il 9 luglio del 1991, presso la clinica romana Santa Rita da Cascia. Opera il professor Ercole Brunetti. La paziente viene aperta e richiusa. Assolutamente inoperabile. Ma Alessiani non vuole arrendersi, rispolvera gli studi di dieci anni prima e, di nascosto, con la complicità di un'infermiera, incomincia a sperimentare la sua scoperta. Prepara una soluzione, disciogliendo in acqua quei particolari terricci e la somministra alla moglie.
Quindici giorni dopo, la signora Alessiani lascia la clinica, anziché nella prevista bara, sulle sue gambe e parte per le vacanze. Un giornalista del settimanale Oggi, Carassiti, che - in contatto con il medico per un altro caso - aveva seguito la vicenda, insegue gli Alessiani fino nelle Marche, con un fotografo. L'articolo non verrà mai pubblicato, motivi di "ordine pubblico" è la laconica spiegazione della direzione del rotocalco. Passano due anni e, nel giugno del 1993, la rete privata romana T.R.E. dedica un ampio servizio alla vicenda. Alessiani parla della sua scoperta, mostra la moglie guarita mentre assume la medicina, mostra le cartelle cliniche del 1991 con le conclusioni del professor Brunetti. "Laparotomia mediana citopubica. All'apertura del peritoneo si repertano numerose aderenze viscero-viscerali e viscero-parietali come da carcinosi peritoneale diffusa. Data l'impossibilità all'esecuzione di viscerolisi, si procede a chiusura della parete".
Ma nonostante la prognosi eufemisticamente definibile infausta, la donna è ancora lì. Ride, scherza con gli operatori, abbraccia il marito. Dai microfoni di T.R.E. Alessiani lancia un appello: "Sono stato chiuso nel più completo isolamento. Ho interessato tutti quelli che potevo interessare, nessuno si è fatto vivo. Per la prima volta chiamo ufficialmente il Ministro della Sanità (all'epoca De Lorenzo n.d.a.) affinché si interessi della questione. Nell'interesse di tutti i sofferenti di questo mondo".
Qualche giorno dopo, il 29 luglio 1993, invece che al ministero, Alessiani viene convocato al cospetto di un sostituto procuratore della repubblica. "Tra i miei studi c'è anche la ricostruzione, tramite i dati dell'autopsia, dell'esatta dinamica della morte di Benito Mussolini. Tutt'altra cosa rispetto alle varie versioni ufficiali (la ricostruzione di Alessiani è stata pubblicata su Oggi nei mesi scorsi n.d.r.). Credevo si trattasse di quello".
Invece il giudice, che aveva in bella mostra sul tavolo una videocassetta, volle sapere tutta la vicenda del cancro e alla fine mi avvisò che ero stato condannato a morte. "Mi creda - disse - ho avuto questo incarico da molto in alto. E si ricordi che l'Italia è piena di falsi incidenti d'auto".
Contemporaneamente, agenti della Guardia di Finanza si recano presso la sede di T.R.E. nel quartiere romano della Balduina e consigliano perentoriamente i responsabili dell'emittente di seppellire la cassetta nel più profondo dei loro archivi e dimenticare l'accaduto. A distanza di anni, i funzionari della televisione appaiono ancora molto spaventati e - pur permettendoci di visionare il nastro e registrarne il sonoro - si sono rifiutati di rilasciarcene una copia. Il giornalista autore dell'intervista, Jacopo Santarelli, ha di lì a poco cambiato mestiere. Nel frattempo, presso il Tribunale di Roma, gli atti relativi all'affaire Alessiani continuano ad essere congelati in istruttoria, costringendo al silenzio tutti coloro che risultano coinvolti nella vicenda. Il già citato magistrato, contattato per un colloquio, rifiuta di dare spiegazioni o anche solo di parlare della faccenda. Ci ha fatto rispondere dalla segretaria che Aldo Alessiani - se vuole - ne può parlare" a suo rischio e pericolo". E' stato minacciato anche lui?
Alessiani, nel frattempo, non demorde e continua in sordina i suoi esperimenti. Le guarigioni aumentano, la cura si rivela efficace per molti tipi di tumore.
Chi può essere interessato a bloccare quella che, dati alla mano, potrebbe rivelarsi una cura efficace contro il cosiddetto "male del secolo"? Sembrerebbe un controsenso, ma potrebbero essere proprio le industrie farmaceutiche e la comunità scientifica. Pubblicizzare e diffondere la scoperta di Aldo Alessiani - il cui costo di realizzazione è prossimo allo zero - farebbe crollare in un colpo solo il business della ricerca. Un giro di centinaia di miliardi all'anno. Meglio che la gente continui a crepare dei tumori più disparati, piuttosto che la medicina sia privata di questa manna. Meglio che la scienza continui a brancolare nel buio, chiusa nella sua turris eburnea, convinta di essere l'unica depositaria della verità, piuttosto che fare il suo dovere, che è principalmente quello di ricercare e sperimentare qualsiasi cura venga proposta in alternativa a quelle, del tutto inefficaci, attualmente conosciute. Si tratti dell'acqua di Alessiani o di quella di Lourdes. Siano poi il laboratorio e i test sui pazienti ad emettere un verdetto definitivo.
Oggi, dopo anni di silenzio, ha deciso di parlare. "L'ho deciso dopo aver letto di Bartorelli - spiega - costretto ad espatriare per poter proseguire i suoi esperimenti sull'UK 101. Quando venni minacciato io, c'erano De Lorenzo e Poggiolini, poteva essere giustificata la mafia all'interno del Ministero. Oggi no, oggi basta. La scienza deve smetterla una buona volta di ritenersi l'unica depositarla della verità. La scienza è ricerca, non è una religione. Perché non vogliono sentir parlare di cure alternative, perché ostacolano chiunque abbia un'idea diversa, un'intuizione. Perché dicono subito "No, non si può!" piuttosto che andare a verificare? Eppure le grandi scoperte scientifiche, dagli antistaminici alla penicillina, sono avvenute per caso.
Gli scienziati, come sempre, stavano guardando nella direzione sbagliata. Ciò nonostante, il vizio della superbia e della presunzione non se lo sono tolto. Prima di me e di Bartorelli c'è stato il caso del siero di Bonifacio. Il povero professor Bonifacio fu irriso da tutta la comunità scientifica, perché aveva estratto questo siero dalle capre. Dalle stesse capre da cui Bartorelli sintetizza l'UK 101". Un po' più di umiltà da parte della scienza e la riabilitazione postuma per il povero Bonifacio sarebbero doverose.
Niky Marcelli



280 trattamenti

Ci sono più di 280 trattamenti alternativi per la cura del cancro disponibili al pubblico






Pochissime persone conoscono l'ampio campo di efficacia tra gli oltre 280 trattamenti alternativi per la cura del cancro.

E’ assolutamente vero che le sostanze naturali sono altamente efficaci contro il cancro; più delle molecole, altamente condensate e potenti, create dalle case farmaceutiche. Qual’è la ragione della discrepanza tra la verità e le convinzioni che ci siamo fatti, giorno dopo giorno, nella nostra vita?

 

Perché le persone sono così difficili da convincere sulla realtà del fatto che alcuni trattamenti alternativi del cancro sono nettamente superiori a qualsiasi trattamento ortodosso che è correntemente in uso?

 

Il trattamento naturale del cancro, o più comunemente “trattamento alternativo del cancro”,  non danneggia le cellule sane. Questo perché il corpo umano sa esattamente cosa fare con i minerali e i nutrienti della natura stessa. Tutti i trattamenti naturali per il cancro non uccidono le cellule sane, nemmeno una.

Questa è la chiave del problema. Perchè il trattamento alternativo del cancro non danneggia o uccide le cellule sane, gli strumenti che la natura fornisce per uccidere le cellule del cancro possono essere somministrati in dose molto più grandi che nella chemioterapia, senza necessità di alcuna pausa nel trattamento!!!

La chemioterapia, le radiazioni e la chirurgia, distruggono il sistema immunitario della persona. Un trattamento naturale ben congegnato, invece, sarà in grado di costruire, nella persona, un sistema immunitario tale per cui il cancro non ritornerà.

Ci sono due punti chiave che noi dobbiamo conoscere a riguardo il trattamento alternativo del cancro.

Primo: il novantacinque percento dei pazienti affetti da cancro, che si sottopongono al trattamento alternativo, sono già stati “dati per spacciati”. In altre parole, essi prima si sottopongono al trattamento convenzionale e il loro corpo è distrutto dalla medicina convenzionale e, SOLAMENTE DOPO, essi decidono di utilizzare il trattamento alternativo al cancro.

Secondo: pochissimi trattamenti alternativi al cancro possono curare le persone che sono state rimandate a casa a morire dalla medicina convenzionale; pochissimi tra i pazienti di cancro rinviati a casa a morire assumono un trattamento abbastanza forte che dia loro una speranza per farcela. In altre parole, pochissimi tra questi pazienti assumono il più potente trattamento alternativo in anticipo.

Questi due punti costituiscono un grande svantaggio per la medicina alternativa.

La medicina alternativa ha speso da 1 a 4 anni per trattare pazienti e per ricostruire il loro sistema immunitario, perché i pazienti usavano i trattamenti convenzionali.

In aggiunta a ciò, dopo il trattamento convenzionale, il paziente è in condizioni fisiche e mentali molto peggiori di quanto non lo fosse quando è stata fatta la diagnosi. Questa è la ragione per cui ci sono così pochi trattamenti alternativi al cancro che possano raggiungere un reale 50% di cura su questa tipologia di pazienti.

Se noi consideriamo tutti questi punti allora arriveremo ai seguenti fatti:

1)  Almeno il 100% dei nuovi pazienti a cui è stato diagnosticato il cancro, si rivolge prima alla medicina convenzionale.

2) Circa il 97% di questi pazienti soccombe o sono rimandati a casa a morire e successivamente muoiono, a causa del loro cancro/o del trattamento al cancro che hanno ricevuto.

3) Solo una minima percentuale dei pazienti affetti da cancro rimandati a casa a morire si rivolgono al trattamento alternativo del cancro, altri semplicemente tornano a casa e muoiono.

4) Tra i pazienti che si rivolgono al trattamento alternativo, solo una piccola percentuale  di loro si è sottoposto ad un trattamento abbastanza forte che dia il 50% di possibilità di sopravvivenza.

C’è da meravigliarsi se le morti a causa del cancro sono in continua ascesa nonostante la potenza di trattamenti alternativi al cancro?

Alcune ragioni che spiegano la disinformazione sui trattamenti alternativi per il cancro sono che gli oncologi non sono consapevoli riguardo i fatti, cosa i fatti dimostrano e come essi aiutano a curare e a prevenire.  Inoltre, essi dovrebbero essere consapevoli di quale stadio e in quali condizioni un sistema di medicina alternativa per il trattamento del cancro è più benefico per il paziente e per loro stessi.
 


FAI RICERCHE



ALOE
, Padre Romano Zago:  http://aloearborescens.tripod.com/studi.htm http://aloearborescens.tripod.com/biblio.htm



Conosci il cancro e sei Guarito



DI CANCRO SI GUARISCE


Il cancro non e' una malattia, e' lo sforzo dell'organismo di liberarsi dai danni della intossicazione.
Non inserite nel vostro corpo nessuna medicina, sono un danno e un veleno, lo privano della capacita' naturale di risanarsi da solo.



 

Ci sono più di 280 trattamenti alternativi per la cura del cancro disponibili al pubblico


 








PREMESSA
Le terapie anti-cancro proposte in questo sito non sono terapie complementari, cioe' che completano o affiancano una terapia chemio-radio-chirurgica. Perche'?
Semplice, le terapie invasive, come quelle appena menzionate non lasciano al corpo ammalato nessuna o pochissime possibilita' di recupero in quanto distruggono dal 70% al 99% il sistema immunitario, che concorre al 100% alla guarigione completa del corpo.
Di conseguenza una volta distrutto il potente sistema immunitario agli ammalati di cancro non restano piu' terapie complementari da effettuare.
Questo sito propone SOLO
Terapie Alternative



LA DIAGNOSI ERRONEA DEL CANCRO  
  
La diagnosi medica, che sia confermata dai test e per un altro parere, che afferma un cancro, non stabilisce in alcun modo l’esistenza attuale di un cancro nel corpo di un paziente.

Purtroppo, tali verdetti pronunciati dai “periti” creano troppo spesso una paura, una sensazione di disperazione e di depressione presso la vittima ed i suoi parenti.


La Clinica Mayo negli Stati Uniti è considerata come il centro mondiale della diagnosi del cancro. Tuttavia, ammettono che le loro diagnosi sono giuste solamente nel 30% dei casi. Ciò vuol dire che nel 70% dei casi i malati ricevono un trattamento erroneo.


Recentemente, un’emissione radio su STANFOR.D MEDICAL CENTER, in California ha rivelato che per i pazienti diagnosticati come ipoglicemici, solamente il 5% erano in effetti ipoglicemici.


Senza dubbio tali statistiche sconvenienti esistono. Bisogna includerle nei vostri ragionamenti. Dopo tutto, la vostra vita e quella dei vostri parenti dipende dalla vostra attenzione.


LA DIAGNOSI
La diagnosi e' inesatta e ingannevole.

Si potrebbe aggiungere che anche le diverse procedure utilizzate per diverse diagnosi del cancro (e di altre malattie) sono pericolose. Clicca: Tossicità polmonare da farmaci. (Trattati Medici)


Infatti, le biopsie hanno provocato già la diffusione delle cellule cancerose in tutto il corpo nel ricercare un possibile cancro.


Ed ogni volta che si utilizzano i raggi X come attrezzo di diagnosi, il paziente è danneggiato ad un certo grado, qualunque cosa minimizzi i loro misfatti.  
A parte i danni incorsi dai pazienti, è triste vedere che quelli che guardano lo schermo non sono spesso d’accordo tra essi su ciò che vedono. Questo significa che uno di essi o tutti sono nell’errore per questa diagnosi.


Allora, che fare? 


Lo scopo della diagnosi è di trovare ciò che non va e di prescrivere un trattamento. Nei casi di cancro (e di ben altre malattie), il trattamento è peggio delle procedure di diagnosi.   Clicca qui: le indicazioni riportate nella scheda tecnica dei farmaci.


E a volte queste due cose sono più pericolose per la vita del cancro stesso, ammesso che il malato abbia effettivamente un cancro in primo luogo!


 IL TRATTAMENTO CORRENTE DEL CANCRO




Il trattamento convenzionale del cancro comprende tre cose: chirurgia, chimica o per raggi.


E' tutto ciò che la medicina può offrire.


Se la persona diagnosticata cancerosa sopravvive al trattamento medico o altro, si può essere sicuri che non aveva cancro fin dall’inizio.


La capacità di ristabilirsi risiede nel nostro corpo. Nessun prodotto chimico, irradiazioni o operazione può aiutare. Tutto ciò costituisce un’ingerenza.


Il ristabilimento, come la cicatrizzazione è un processo organico. La fiducia, la preghiera un atteggiamento positivo e delle cure con affetto, sono gli unici veri aiuti.


L'igienismo è un programma efficace per la maggior parte dei casi diagnosticati cancro. E' efficace perché un gran numero di diagnosi del cancro non sono corrette.
“I medici ed i chirurghi accordano troppa importanza all’ablazione di tutti i tessuti cancerosi, pensando che se tralasciano una sola cellula cancerosa, ciò favorirebbe il ritorno del cancro. Non si occupano dell’eliminazione della causa.”
E' evidente che prima dell’inizio del cancro, non c’era alcuna cellula cancerosa, e tuttavia il cancro si è sviluppato! Ne consegue che se la causa ha potuto generare in principio il cancro, mentre prima non c’era alcun cancro, la persistenza di questa causa può dare un altro cancro dopo che si siano tolti tutti i tessuti infetti.


CIÒ CHE È PIÙ IMPORTANTE

 
Vediamo che la soppressione della causa è più importante di quella di ciascuna traccia del tessuto canceroso per le seguenti ragioni:
I)    si è dimostrato in modo sperimentale che le cellule cancerose possono spuntare in grande numero e che il corpo può distruggerle senza sviluppare mai del cancro.
2)    il cancro stesso, nei suoi stadi avanzati sparisce talvolta spontaneamente.
3)    con le misure Igienistiche, le escrescenze cancerose sono ridotte spesso ad un quarto della loro dimensione originale.
4)    un gran numero di casi precancerosi considerati come dei cancri iniziali o esordienti spariscono totalmente con le cure Igienistiche.



 NON IMPAURIRSI
  In conclusione se siete stati diagnosticati come cancerosi, non impauritevi, non cadete in depressione e non crediate di essere alla soglia della morte. Le probabilità sono che non avete cancro del tutto. La diagnosi è da rivedere. Accettate la vostra malattia e ponete la vostra vita in conformità con le leggi naturali di Dio.








Carl Simonton, oncologo statunitense che pratica la medicina psico-sociale nel Simonton Cancer Center in California. E’ un pioniere per la cura dei malati di cancro e attualmente anche di Aids.
Simonton sviluppa una serie di considerazioni molto interessanti circa il comportamento dei malati di cancro di fronte alla malattia.
Suddivide i pazienti in gruppi e afferma che il novanta per cento dei malati di cancro non sopravvive ai sei anni successivi alla diagnosi.
Questi malati si mettono, infatti, totalmente nelle mani dei medici, consegnando loro la responsabilita’ per la propria vita. A questo novanta per cento capita esattamente cio’ che i dottori hanno pronosticato: se il medico aveva dato loro un anno di vita, allora la morte sopraggiunge davvero dopo un anno, perche’ questo e’ cio’ che il paziente crede.
Simonton definisce il restante dieci per cento pazienti “insoliti”. Costoro si occupano personalmente della propria terapia e del proprio corpo e lottano attivamente contro la malattia, servendosi sempre della medicina, ma mantenendo la maggior distanza possibile dai loro medici.
Secondo le ricerche condotte da Simonton, il novanta per cento di questo gruppo supera i sei anni di vita dalla diagnosi.
 



Se volete guarire dal cancro cercate alternative alla chemioterapia, (vedi indirizzi utili nelle categorie), ce ne sono a migliaia in tutto il mondo  che vi aiutano a guarire dal cancro.
La chemioterapia e' incompatibile con il Giuramento di Ippocrate che afferma il divieto di somministrare veleno ai pazienti.
Visto che il medico ha fatto il "giuramento" diviene di fatto un esecutore di protocolli prestabiliti...da chi ?? ...dai "baroni" della medicina ufficiale al servizio delle multinazionali dei farmaci....ed il medico NON e' piu' libero di applicare secondo "Scienza (tutta la scienza non solo quella della medicina allopatica)  e Coscienza (per cui il medico DEVE saper dare anche consigli e terapie in contrasto con i protocolli...ma se lo fa viene condannato e radiato dagli ordini dei medici...., questo "giuramento" diviene invece che d'Ippocrate...il Giuramento d'Ipocrisia...!



Combattiamo il cancro con la medicina giusta:


la Conoscenza     


La diffusione del cancro è ormai, come tutti sanno, purtroppo veramente capillare, specialmente da noi in Occidente. Il terrore di dover affrontare questa malattia e le sue conseguenze, nella maggior parte dei casi mortali, attanaglia più o meno tutte le persone a partire da una certa età.
E allora che fare?
Una valida alternativa è farsi carico individualmente della propria malattia e informarsi a trecentossessanta gradi sui passi che conviene fare in quel caso specifico, senza appiattirsi sulle prassi chemioterapiche, solitamente prescritte anche nei casi in cui sono semplicemente inutili o addirittura letali.
Questa Homepage e' nata allo scopo di aiutarvi a percorrere la stretta via per superare questa triste situazione.
Sono infatti ormai varie le terapie non invasive e naturali con cui è possibile ottenere successi insperati ma documentati nei casi delle malattie degenerative come appunto il cancro.
La più importante e fondamentale terapia è NON fare chemio o radioterapia.
Non fate neanche operazioni chirurgiche, se non in situazioni particolari da valutare caso per caso. Le statistiche dimostrano che, già solo NON facendo questi trattamenti, la media di vita dei pazienti è generalmente molto più lunga.
Diete particolari, trattamenti biologici, risoluzioni dei conflitti psicologici, principi attivi naturali, erbe, integratori e molte altre terapie curative dolci sono disponibili per tutti con un piccolo sforzo di elasticità mentale e lavoro di informazione. 
I tristi dati di cui disponiamo oggi sull’efficacia e i danni della chemioterapia si commentano da sé . Proviamo altri percorsi.





È COMUNEMENTE noto come un crescente numero di malati si rivolga alla medicina alternativa per la cura di malattie come il cancro, la depressione, il diabete, malattie di cuore e così via. Generalmente, però, sono poco esplorati i dettagli delle modalità con cui molti di questi malati effettuano una tale svolta dalla medicina convenzionale a quella alternativa. La verità in proposito è piuttosto sorprendente e, forse, persino un poco frustrante perché molti ammalati si rivolgono alla medicina alternativa soltanto dopo che la medicina convenzionale, nel loro caso, ha fallito.

Solo allora molte persone cominciano a interessarsi di erbe medicinali, agopuntura o di cure chiropratiche. È solo dopo aver tentato tutto quello che propone la medicina convenzionale - farmaci, interventi chirurgici, radioterapia e chemioterapia - che infine si rendono conto di non riuscire ad ottenere nessun beneficio e che devono fare qualcosa di differente. È stupefacente come la medicina convenzionale riesca a motivare così fortemente la gente a scansare le alternative, tanto più che la maggior parte delle terapie proposte dalla medicina convenzionale semplicemente non funziona. Ancora peggio, tali terapie provocano danni tremendi ai pazienti, pur promettendo di aiutarli. Durante il trattamento convenzionale del cancro con i farmaci tossici della chemioterapia, per esempio, i pazienti vengono informati che li si sta aiutando. Gli si dice che stanno migliorando. L'Associazione Medica Americana, la FDA e tutte le autorità mediche li informano che stanno ricevendo una forma di terapia scientificamente comprovata. Quello che non si dice è che la chemioterapia sta compromettendo il sano, normale funzionamento degli organi vitali, quali fegato, cuore, cervello e reni.

Sì, un tumore potrebbe anche rimpicciolirsi, ma qui non si tratta semplicemente di uscire dalla terapia oncologica con tumori più piccoli. Il punto è di uscirne sani con un sistema immunitario forte e un equilibrio cellulare che blocchi o elimini del tutto i tumori. Quel genere di risultato che non sortisce dalla medicina convenzionale.
Dopo essere stati quasi uccisi dalle terapie oncologiche, si va in cerca di alternative. Quando i pazienti di cancro, infine, prendono la decisione di rivolgersi alla medicina alternativa, spesso lo fanno in uno stato di pre-morte a causa della severità con cui sono stati danneggiati dai trattamenti offerti dalla medicina convenzionale occidentale. Allora, in maniera ancor più frustrante, cominciano a prendere qualche erba o sperimentano qualche genere di trattamento alternativo e l'esito è la morte dovuta ai danni organici provocati dalla chemioterapia tossica somministrata in precedenza dai propri medici convenzionali. È per questo che dico alle persone: la scelta la dovete fare prima.

Non aspettate di essere alle soglie della morte per svegliarvi e scegliere la medicina alternativa. Potrebbe essere troppo tardi. Se rimanete prigionieri del sistema medico convenzionale e permettete che tutti questi farmaci tossici, prodotti chimici e procedure nocive minino il vostro corpo e danneggino in modo permanente i vostri organi vitali (il fegato, ad esempio), state ulteriormente ostacolando tutti quei sistemi di supporto del vostro corpo utilizzati di norma dalla medicina alternativa per ottenere un risultato curativo. Vedete, la medicina alternativa si basa sul sostegno dei processi curativi naturali propri dell'organismo. Ciò significa sostenere la funzione epatica al meglio e non metterla fuori uso, come fanno i prodotti farmaceutici. Significa permettere che il corpo regoli il suo colesterolo, la pressione sanguigna e la chimica del cervello aiutandolo con metodi sani.

Scegliere la medicina naturale fin dal primo giorno. Dovete prendere questa decisione il prima possibile.
Non potete scegliere la medicina convenzionale per sei mesi e successivamente sperare di rivolgervi con successo alla medicina naturopatica o alla medicina alternativa se in precedenza siete stati minati, feriti e avvelenati dal vostro medico o dal vostro oncologo. È importante fare tale scelta prima di qualsiasi avvelenamento. Rivolgetevi alla medicina naturale dal primo giorno e non dovrete mai sopportare i danni permanenti della chemioterapia, gli effetti collaterali estremamente nocivi dei prodotti farmaceutici, o le menomazioni a vita e le cicatrici delle operazioni.

Se sceglierete la medicina naturale o la m
edicina alternativa (stiamo usando i due termini come sinonimi), avrete sempre il potenziale per tornare ad un perfetto stato di salute, perché nel processo non avrete danneggiato i vostri organi vitali.
Innanzitutto, non nuocere. È interessante notare come la medicina convenzionale si ispiri innanzitutto al concetto di non provocare danni, sebbene in pratica contraddica apertamente tale concetto quasi ad ogni passo. La maggior parte dei medici e degli oncologi convenzionali nuocciono realmente ai pazienti.

Nuocciono prescrivendo medicinali ai malati, tagliandoli quando non è necessario, spaventandoli incutendo paure da posizioni autorevoli. Anche consultare un oncologo convenzionale per discutere i vostri esami oncologici è in sé estremamente nocivo perché vi lavano il cervello facendovi pensare che non vivrete più di sei mesi (per esempio) a meno che sottostiate ai loro trattamenti estremamente tossici, a volte mortali.

Ecco perché consigliamo fortemente alle persone di evitare qualsiasi interazione con i medici oncologi convenzionali, perché possono realmente peggiorare la vostra situazione semplicemente dicendovi che avete soltanto  alcuni mesi di vita. La mente controlla il corpo. Per sostenere la mente e il corpo, visitate un medico naturopata che possa fornirvi terapie di sostegno e cura che portano soluzioni reali senza distruggere la vostra salute nel processo.

La mente lo rende reale. Ci sono stati molti casi documentati in cui un medico o un oncologo ha detto al paziente che aveva una certa particolare malattia e in seguito a ciò il paziente sviluppava spontaneamente sintomi corrispondenti osservabili proprio di quella malattia, dando luogo persino a lesioni cutanee, verruche o tumori. In seguito, quando si scopriva che il medico aveva errato la diagnosi iniziale e lo sbaglio era stato comunicato al paziente, questi sintomi sparivano durante la notte. È come se i sintomi della "malattia" fossero generati dalla mente dei pazienti perché hanno creduto così fortemente nell'autorità e nella credibilità dei loro medici curanti. Questo legame tra l'autorità del medico e i sintomi dei pazienti non è molto capita dai medici convenzionali. E infatti, la rigettano come fosse una totale assurdità.
Ciò è ulteriormente interessante dato il fatto che le prove cliniche dimostrano l'efficacia del placebo.

Troverete che virtualmente in ogni sperimentazione clinica che sia stata fatta con il placebo, esso si è dimostrato universalmente più efficace di qualunque altra terapia nota alla scienza moderna. Dando ad un paziente qualcosa, anche qualcosa che sia inerte, e dicendogli che ne trarrà giovamento, provoca miglioramenti positivi in circa un terzo di tutte le condizioni mediche, compresa la depressione, l'alta pressione sanguigna, le malattie cardiache, il colesterolo alto, il diabete e tante altre. L'effetto del placebo si applica praticamente sempre. Tuttavia, i medici convenzionali negano questo fatto. Non lo comprendono e, operativamente, lo mettono in opera nella maniera peggiore. E' innanzitutto in questo che danneggiano i pazienti. Il momento in cui andate a vedere un medico, ottenete un'etichetta per una condizione che è un nome per un certo genere di malattia, sintomo o disordine. Appiopparvi questa etichetta è in se stesso estremamente nocivo: vi porta a ritenere che voi  AVETE qualcosa e che deve trattarsi di una malattia reale perché ora ha anche un nome. Tuttavia, questa forma di danneggiamento resta completamente ignota alla medicina convenzionale. Questo è solo uno dei molti motivi per cui invito le persone a "licenziare" i propri medici.

Visitate i naturopati, o almeno un medico convenzionale che supporti una filosofia naturopatica per sostenere la vostra salute piuttosto di provare a sopraffarla con farmaci e prodotti chimici.
Non credete automaticamente al vostro medico. Non voglio dire che tutti i dottori in medicina siano automaticamente da scartare, solo la grande maggioranza. Alcuni rompono le regole e capiscono in cosa consista la vera guarigione. Per altri, avere frequentato medicina è stato un caso. Quindi dovete controllare questi individui. Non affidatevi a nessun medico che guardi qualche lastra o qualche esame di laboratorio e dopo affermi che avrete sei mesi di vita. Questa è una sentenza di morte. Se ci crederete, la vostra mente la realizzerà. Questo a causa del maggior potere che la mente ha rispetto al corpo. Una volta che vi siete sottomessi all'autorità di questo timore, vi avranno intrappolato. Vi dicono che avete soltanto sei mesi da vivere perché avete un cancro e dopo accennano che se gli permetterete di darvi il trattamento chemioterapico potreste invece vivere due anni. A quel punto vi hanno avvolto in una ragnatela di paure.


Sanno esattamente come funziona. Usano la paura per vendere i loro servizi.
Ogni organizzazione usa la paura per controllare le persone. Alcune organizzazioni sono governative; altre sono associazioni mediche. Nell'industria della salute ve ne sono parecchie. La presenza della paura è appropriata quando essa è ben definita. Per esempio, dovremmo essere preoccupati delle conseguenze dell'avvelenamento del nostro ambiente. Si tratta di un timore ragionevole che può contribuire a stimolarci all'azione per proteggerci. Il timore ha uno scopo, nel giusto contesto, ma quando è gettato sulle vostre spalle da un oncologo ed è usato come un espediente di reclutamento, lo si adopera in una maniera profondamente contraria all'etica.

Infatti, in tali casi è completamente non definito perché anche se in base alla sua esperienza con la medicina occidentale potete avere solo sei mesi da vivere, quel medico non può dirvi quanto tempo potreste vivere sottoponendovi ad un determinato altro paradigma medico. Potreste vivere dieci anni o persino avere una vita normale se uscite da quell'ufficio ed andate a cercare un sistema medico differente in cui gli esiti sono del tutto diversi ed universalmente più positivi.
Non sto dicendo che gli oncologi vi dicano bugie. Infatti, possono dirvi la verità relativamente a quello che osservano nella loro propria clinica. Sì, potreste avere sei mesi da vivere se non fate niente e potreste vivere due anni sotto la loro cura andando in bancarotta e soffrendo per gli effetti tossici e debilitanti della chemioterapia. Ma cosa succede se dite di no a tutto questo? Cosa succede se scegliete di non farvi iniettare in vena prodotti chimici essi stessi cancerogeni? Cosa capita se scegliete un itinerario differente, che realmente sostenga la vostra salute con una dieta anticancro, con erbe, con la ginnastica, la luce solare e terapie naturopatiche avanzate? Potreste scoprire, come molti hanno già fatto inoltrandosi nei campi della medicina naturopatica e della medicina alternativa, che potete realmente liberarvi dal cancro. Potete curare il cancro. Numerosissime persone lo hanno già fatto.

Terapia per il vostro cancro

Quando curate il cancro, la questione non è più se vi restino da vivere sei mesi, due anni o cinque anni. Dovete vivere una normale vita esente dal cancro. Si tratta di una possibilità che la medicina convenzionale non può offrire. Infatti, la medicina convenzionale non può neppure ammettere che tale possibilità esista perché se lo facesse comprometterebbe il suo complessivo schema di vendita, basato sul convincere le persone che per loro non ci sia cura e che l'unica cosa che resta è una terapia cronica per controllare la malattia invece dell'eliminazione della malattia e del ristabilimento della loro salute. Apertamente e fermamente affermano che non esista qualcosa che sia una cura per il cancro e chiunque riveli di essere guarito dal cancro viene semplicemente etichettato come un caso di "remissione permanente." Riflettete molto attentamente prima di prendere queste decisioni su come affrontare il cancro.

Se in questo periodo siete in una tale situazione e state valutando tra il trattamento oncologico convenzionale e il trattamento alternativo, rendetevi conto che i rapporti convenzionali sul cancro intrappolano spesso i pazienti con l'uso di falsa autorità. Fanno tutti schieramento compatto: i medici con i loro titoli accademici, la FDA e le aziende farmaceutiche con tutti i generi di pubblicità esagerata che strombazza che potete vivere una vita migliore se solo continuate a versargli quattrini e ad annegare il vostro corpo in prodotti chimici sintetici. Contrapponetelo con la semplice realtà ed il buonsenso innato, che dice che la maniera per guarire realmente il corpo umano non è certo quella di avvelenarlo. Basta capire questo, non è più complicato di così. Una volta che lo accettate, allora comincerete a capire perché potete guarire il cancro solo guarendo voi stessi. Non potete aggredire il cancro con le stesse cose che in realtà lo causano, come la chemioterapia e le radiazioni. Non potete diventare più sani compromettendo la funzione degli organi vitali nel vostro corpo, ed i trattamenti oncologici convenzionali distruggono letteralmente i tessuti del cervello, quelli del fegato, del cuore e dei reni. Se scegliete di sottoporvi a chemioterapia, ne uscirete con un danneggiamento permanente alla vostra salute che vi renderà molto più problematico sopravvivere a qualsiasi cancro successivo.



Il danno causato dai trattamenti medici convenzionali


Di certo, la chemioterapia genera l'illusione di progressi a breve termine. Può restringere un tumore (ma non uccide per niente le "le cellule embrionali del cancro" che successivamente fanno ricrescere il tumore). E questo è esattamente ciò su cui l'industria del cancro sta basando tutto. Avete mai notato che ora non fanno più durare le sperimentazioni dei farmaci per periodi di tempo prolungati? E' perché desiderano ottenere risultati a breve che mascherino i sintomi senza mai affrontare la verità di quello che capita quando prendete i loro farmaci per molti anni. Le aziende farmaceutiche sanno che la maggior parte dei loro prodotti sono tossici e quanto più a lungo li assumete, tanto più deleteri sono gli effetti cumulativi. Di conseguenza, ora fanno durare meno le sperimentazioni dei farmaci. Cercano di rilevare tutti gli effetti statistici in una finestra temporale in cui sia evidente una riduzione di un certo sintomo misurabile sorvolando sulla tossicità cumulativa dell'assunzione del farmaco per un periodo più esteso. Su questo si basa il processo di approvazione e raccomandazione di questi farmaci. Una volta prescritti ai pazienti, si tratta spesso di prescrizioni a vita.
Vi trasformano in cavie. La nazione si trasforma in una popolazione di cavie. È soltanto in questa fase finale che infine si svela la verità e scopriamo quanto tossici siano realmente alcuni di questi farmaci. 

Non fatevi trattare come cavie. Tenete presente il mascheramento di un sintomo non dovrebbe mai essere confuso con la guarigione di un paziente. La guarigione può avvenire soltanto all'interno. Può verificarsi soltanto con il sostegno: supporto nutrizionale, supporto di erbe e supporto di energia. Non potrà mai accadere dichiarando guerra a qualche parte del corpo, bombardandola con i prodotti chimici o radiazioni e chiamandola medicina. Non fatevi fuorviare tanto da seguire un sistema medico che in realtà persegue soltanto uno scopo: trasformarvi in una fonte di guadagno. Riflettete a lungo e ponderate queste decisioni e vi sollecito a non permettere che nessun medico, a prescindere dalle sue credenziali, vi inietti del veleno in corpo. Ogni persona che subisce la chemioterapia si sta sottomettendo a quello che io definisco "eutanasia approvata dalla FDA." La chemio e la radio terapia non hanno niente a che fare con la guarigione. Non confondiamola con una fondata terapia per il cancro.
Informatevi ulteriormente sul cancro, la chemioterapia e gli alimenti anticancro.

Avviso finale ai consumatori!

Niente potrà curare il vostro cancro se continuate a darvelo da soli mangiando carni adulterate, usando prodotti farmaceutici, impiegando cosmetici e prodotti per la cura personale contenenti prodotti chimici tossici, spruzzando antiparassitari sul vostro prato ed usando creme solari inappropriate. Non c'è terapia al mondo che possa compensare tutte le cose pro-cancro che la maggior parte delle persone fa a se stessa. Il consumo di carni trattate con il nitrito di sodio è nocivo per la vostra salute quasi quanto fumare sigarette.
Non siate così ingenui da ritenere di poter distruggere la vostra salute con i prodotti farmaceutici, le lozioni tossiche per il corpo, alimenti sofisticati e scansando l'esercizio fisico, e poi, magicamente entrare un giorno nello studio di un naturopata e chiedergli che vi "curi" con un unico trattamento o un'erba magica. Non è così che funziona.
La cura del cancro richiede una massiccia pulizia del fegato, del colon e dei reni.

Richiede uno spostamento complessivo verso uno stile di vita sano che includa alimenti crudi, cibi nutrienti, succhi di verdure, terapia con luce solare e il totale abbandono di cibi, medicine e prodotti cancerogeni. Lo dirò più chiaramente che posso: se non siete disposti a cambiare radicalmente la vostra dieta, a fare esercizio e ad eliminare tutti i veleni dalla vostra casa, allora l'esito del vostro comportamento è già determinato. Mi è già capitato di sentirmi dire "Morirei piuttosto di smettere di mangiare la mia bistecca." E purtroppo è quello che è successo.


Non ci può essere alcuna valida alternativa all'assunzione di piena responsabilità della propria vita, delle proprie scelte giuste o sbagliate che siano: solo noi siamo chiamati a risponderne ora e per il futuro.


Nota per il lettore

L’osservazione di un fenomeno (vedi sintomo) semplicemente per quello che è esteriormente, guardandolo e basta, non serve alla vera guarigione; se invece ci si ‘allontana’, allargando l’orizzonte osservabile, cioè, se si osserva aldilà del sintomo, allora si può (forse) comprendere che c’è dell’altro oltre alle cellule impazzite, oltre ad un fegato ingrossato, ad una emicrania, ecc.
C’è un essere che va ben oltre al semplice corpo fisico…
Qui sta il segreto della vera libertà di scelta terapeutica: non ci può essere scelta se non si comprende appieno cos’è la malattia e soprattutto cosa implica dentro di noi la guarigione.