***IL PORTALE ONCOLOGICO AL SERVIZIO DEL CITTADINO*** Informazioni aggiornate sulle diagnosi e terapie del cancro.
" La maggior parte delle cose importanti nel mondo sono state compiute da persone che hanno continuato a cercare quando sembrava non esserci alcuna speranza "

AVVERTENZE!

Se in questo periodo state valutando tra il trattamento oncologico convenzionale e il trattamento alternativo, rendetevi conto che i rapporti convenzionali sul cancro intrappolano spesso i pazienti con l'uso di falsa autorità. Fanno tutti schieramento compatto: i medici con i loro titoli accademici, la FDA e le aziende farmaceutiche con tutti i generi di pubblicità che esaltano un sistema di vita migliore se solo continuate a versargli quattrini e ad annegare il vostro corpo in prodotti chimici sintetici.

Contrapponetelo con la semplice realtà ed il buonsenso innato, che dice che la maniera per guarire realmente il corpo umano non è certo quella di avvelenarlo. Basta capire questo, non è più complicato di così. Una volta che lo accettate, allora comincerete a capire che potete guarire il cancro.

Non potete aggredire il cancro con le stesse cose che in realtà lo causano, come la chemioterapia e le radiazioni. Non potete diventare più sani compromettendo la funzione degli organi vitali nel vostro corpo, ed i trattamenti oncologici convenzionali distruggono letteralmente i tessuti del cervello, quelli del fegato, del cuore e dei reni. Se scegliete di sottoporvi a chemioterapia, ne uscirete con un danneggiamento permanente alla vostra salute che vi renderà molto più problematico sopravvivere a qualsiasi cancro successivo.

LEGGI PIU´VOLTE GLI ARTICOLI PER ESSERE SICURO/A DI NON TRASCURARE NULLA. LEGGERE GLI ARTICOLI SOLO UNA VOLTA POTREBBE ESSERE LA FORMULA PER IL DISASTRO.


AVVISO AI LETTORI!

Niente potrà curare il vostro cancro se continuate a mangiare carni adulterate, usare prodotti farmaceutici, impiegare cosmetici e prodotti per la cura personale contenenti prodotti chimici tossici, spruzzare antiparassitari sul vostro prato ed usare creme solari inappropriate. Il consumo di carni trattate con il nitrito di sodio è nocivo per la vostra salute quasi quanto fumare sigarette.
La cura del cancro richiede una massiccia pulizia del fegato, del colon e dei reni.
Richiede uno spostamento complessivo verso uno stile di vita sano che includa alimenti crudi, cibi nutrienti, succhi di verdure, terapia con luce solare e il totale abbandono di cibi, medicine e prodotti cancerogeni.

La chemioterapia









La chemioterapia


Questa è decisamente una pagina nera: una pagina nera della medicina, una pagina nera della nostra società, una pagina nera per tutta l’umanità.

La chemioterapia viene praticata da decenni; in questo arco di tempo, i procedimenti sono stati perfezionati, i risultati purtroppo no, non è nemmeno possibile “abbellirli”.
Il concetto di citostatica (stasi della cellula, ovvero il “divieto” di citogenesi, la formazione di nuove cellule) dice già tutto: con questi preparati impediamo la formazione di nuove cellule! Ovviamente, andiamo a colpire soprattutto le cellule tumorali che si rinnovano rapidamente, ma anche tutte le altre cellule.

A questo proposito, non dobbiamo dimenticare che non sopravviviamo solamente attraverso il rinnovamento. L'immagine quasi uguale che vediamo ogni mattina allo specchio inganna. Ricordatevi: ogni 28 giorni, tutta la nostra pelle si rinnova, la mucosa gastrica può formarsi in un’ora, tutti gli organi si rinnovano continuamente nel loro tessuto. Se arrestiamo questo rinnovamento, vegeteremo come un frutto troppo maturo.
Molti ricercatori hanno detto in pubblico: la chemioterapia non ha ancora fornito la prova di aver curato un solo caso di cancro. Nel 1996, la società oncologica tedesca ha affermato chiaramente, con la presa di posizione nel documento denominato “D60”, che, per determinati tipi di cancro (carcinoma del pancreas), la chemioterapia addirittura riduce il periodo di sopravvivenza dei pazienti! In altri tipi di neoplasie, un miglioramento grazie alla chemioterapia non è dimostrato.

Studi rinomati mostrano che, effettivamente, l’80% dei pazienti sottoposti a chemioterapia non muore a causa del cancro, ma per infiammazioni interne sorte in conseguenza della terapia. Solo il 20% circa muore a causa del proprio tumore! Se poi si riflette un attimo su quali sofferenze devono patire i pazienti sottoposti a questa terapia, si può solo appoggiare Holzhùter, quando scrive: «Se la chemioterapia fosse valutata come tutti gli altri farmaci, dovrebbe essere vietata». Egli parla di “esperimento umano chemioterapia”.

La chemioterapia riduce l’approvvigionamento di ossigeno dell’organismo già indebolito di oltre il 25%, diminuisce in modo massiccio la risposta immunitaria favorendo, quindi, la formazione di metastasi (Brunner, Schmàhl).

Anche un gioco numerico sembra essere interessante in questo contesto: si parte dal presupposto che noi possediamo in media circa 500 miliardi di linfociti (cellule di difesa specializzate); di esse, il 25% sono attivate. In questo modo, il numero di cellule capaci di ricambio si riduce a circa 100 miliardi. Poiché la maggior parte di queste cellule era stata formata per altri scopi di difesa, la nostra forza “militare” contro il cancro è stimata in circa 10 miliardi di cellule.

D’altra parte, sappiamo che 1 grammo di massa tumorale ospita circa 1 miliardo di cellule neoplastiche. Da ciò possiamo vedere che la nostra “polizia” è predisposta soltanto per i primi stadi di tumori minori e non può attaccare tumori pesanti un chilo. L'attacco all’organismo superiore da parte delle proprie cellule non è previsto, in questa forma, dalla natura.
E' evidente che non dovremmo mai indebolire questa risposta immunitaria.





Cancro: conosciamolo!





Cancro: questo sconosciuto




Il cancro insorge quando le cellule dispongono, per un periodo di tempo prolungato, di una quantità insufficiente di ossigeno per svolgere le normali funzioni!
Niente di piu e niente di meno!
Gli esseri umani sono costituiti da un accumulo di cellule (esistono dati che parlano di O’3 cellule).
Ogni cellula è specializzata in un determinato settore in modo da ottimizzare l’intero organismo. Alcune cellule sono sviluppate, ad esempio, per ricevere il nutrimento, altre per distribuire questo nutrimento alle altre cellule oppure anche per proteggere l’intera struttura. 
A tale riguardo, questo sistema è unico e strutturato esclusivamente allo scopo di vivere.
Si potrebbe parlare, in questo caso, di un “lavoro di gruppo”, in cui ogni cellula fa del proprio meglio e viene approvvigionata in modo ottimale nell’ambito delle risorse disponibili.
In tempi buoni, vengono accumulate riserve, in tempi difficili vengono consumate, ovvero tutte le cellule condividono lo stesso destino.
Siamo così giunti a un dato di fatto molto importante: ogni singola cellula del corpo contiene le informazioni complete di tutto il sistema! Oggi, ogni cellula è sì specializzata ma, in sostanza, può essere “qualsiasi cosa”!
Ogni cellula deriva dalla prima “cellula staminale”, (costituita da spermatozoo e ovulo). Ogni cellula è un essere, un'entità, un individuo in sé e possiede una “capacità di memoria”. Ogni funzione l’essere unicellulare di un tempo è memorizzata in ogni cellula del nostro corpo.
Fintanto che le condizioni esterne rimangono favorevoli e stabili, via e‘ una collaborazione delle cellule, questa è una buona cosa.
Ma in tempi difficili, in cui si tratta di “dar fondo alle riserve” per la pura e semplice sopravvivenza, la cellula si stacca dalla comunità della popolazione di cellule organizzata e di “cerca di prendere il proprio destino nelle sue mani”.
Questo punto ha una forza esplosiva straordinaria. È in questa considerazione che si può trovare la ragione più importante per cui l’impostazione della medicina accademica oggi praticata non potrà mai risolvere il problema del cancro.

Cosa cerca di fare la medicina accademica?

La direzione ultima verso cui è orientata è la morte delle cellule tumorali. Per ottenere questo risultato, nessun mezzo è troppo crudele: intervento chirurgico, radioterapia, chemioterapia... Tutto ciò è destinato a fallire, semplicemente perché manca la giusta comprensione delle cause della carcinogenesi.









Facciamo un esempio.
Se nelle ferrovie italiane FS le condizioni di lavoro sono troppo negative, i lavoratori protestano fermando l’attività. Questo è la “rovina” dell’azienda. Una soluzione sarebbe uccidere i collaboratori in rivolta (vedi: medicina accademica). Un simile modo di agire lascerebbe il segno, ma, se le condizioni restassero invariate, ci sarebbero sicuramente nuovi lavoratori in rivolta.
Trasferendo l’esempio al nostro caso, in determinate circostanze, si potrebbero rimuovere le cellule neoplastiche, ma ciò non servirebbe a nulla, se non si elimina contemporaneamente anche la causa delle degenerazione neoplastica.
Sarebbe meraviglioso se potessimo rimuovere le cellule degenerate dal polmone di un fumatore. Tuttavia, alle stesse condizioni, subito dopo il trattamento si imposterebbe nuovamente la stessa tendenza alla degenerazione, fatto che, dopo qualche tempo, porterebbe nuovamente alla neoplasia manifesta.
Non puo' essere questa la soluzione, ovvero trattare e controllare costantemente questa condizione instabile.
Infatti sappiamo per esperienza, che i tumori secondari sono decisamente più resistenti, perché le cellule hanno, infatti, imparato.

Torniamo al nostro esempio
La soluzione consiste nel migliorare le condizioni di lavoro e nel “reinserire i ribelli nella società”. Libertà e vita per tutti in un ordine, in cui ognuno ha il suo posto e rispetta le regole.
Le cose non sono diverse per le nostre cellule. Qui ritorniamo direttamente alla problematica del cancro. Gli antroposofi sono sempre stati dell’idea che la cellula sia un individuo. Secondo Vogel in occasione di un convegno della ditta Wala, disse: «il germe del tumore, il blastoma tumorale, si comporta come un organismo proprio, che si contrappone autonomamente e ostinatamente all’organismo ospitante».
Carestia e tempi difficili hanno “formato il carattere” delle nostre cellule in modo decisivo.
Anche se oggi, nel mondo occidentale, non riusciamo quasi ad immaginarci di soffrire a causa di una carenza di qualsiasi tipo, dovremmo ricordarci che la storia della vita umana e‘ una storia di privazioni alimentari, psicologiche e spirituali.
Oggi, si dice - siamo privilegiati, facciamo una vita da nababbi - ed è proprio questo che ci sarà fatale.








Tumore al seno



TUMORE AL SENO...LA DIAGNOSI ERRATA





Il cancro è in linea di massima un problema generale, che si manifesta nel punto di minima resistenza.
Ci sono moltissime, troppe donne interessate dal problema del tumore al seno e il loro numero cresce, in percentuale, sempre maggiore. Tra il 1968 e il 2002, le cifre sono triplicate (32.000 decessi nel 2002 rispetto agli 8.000 nel 1968). Anche l’aggressività, ovvero la metastatizzazione “immediata”, è cresciuta.

Studi americani hanno recentemente confermato un rischio più elevato di sviluppo del carcinoma mammario in presenza di terapia ormonale (Fonte: Soinger Tageblatt del 13 luglio 2002). Detto in parole molto grossolane, la terapia con estrogeni dà al corpo questo segnale: “Sei incinta”. Il seno, di per sé, comincia quindi a prepararsi per il bambino. L’invio di questo segnale protratto per molti anni è semplicemente contro natura. Le cellule del seno non sono state predisposte per questo.
In tema di mammografia, vorrei riportare qui la dichiarazione inaudita del radiologo specialista del carcinoma mammario, Toni Birtel: «Una diagnosi su due formulata seguito da una mammografia è sbagliata». (medicalizzazione della vita - dott. Domenighetti).

Questa è la causa per cui, OGNI ANNO, nella Repubblica Federale di Germania, 150.000 donne subiscono una mastectomia sulla base di una DIAGNOSI ERRATA. Centocinquantamila donne perdono un seno perché un apparecchio non funziona bene, oppure perché il medico non sa interpretare le immagini. Questo dato è stato confermato dal presidente della Gmùnder Ersatzkasse, Dieter Liebel, facendo riferimento alla commissione degli esperti in materia di salute (Fonte: Rheinische Post del 27.03.2002, “Diagnosi del carcinoma umano: una seconda opinione”).

Zoubek fu in grado di portare alla guarigione completa carcinomi mammari manifesti con preparati linfatici. In questo modo l’intervento chirurgico radicale con asportazione dei linfonodi viene messo non solo in discussione, anzi si chiarisce nuovamente il valore della linfa per la guarigione.
La rimozione preventiva dei linfonodi sotto l’ascella deve essere considerata un atto di disperazione. La linfa deve poter scorrere per raggiungere la guarigione.

Misgeld, riguardando la sua quarantennale esperienza pratica, si oppone con veemenza all’intervento radicale al seno, che porta con sé anche il trauma della perdita del seno. «La statistica dimostra molto chiaramente che il periodo di sopravvivenza di dieci anni è indipendente dalla tecnica dell’intervento, Nemmeno la radioterapia ha aumentato il tasso di sopravvivenza», scrive.

Per concludere, una “luce splendente” dell’esemplare funzionamento americano: alcune donne hanno subito ancora nel 2002 una mastectomia (amputazione del seno bilaterale preventiva), perché un test genetico aveva previsto un aumento della probabilità di tumori al seno. (Rimandiamo alle lettrici discernere la conclusione).




Il tumore alla mammella
(secondo Herbert M. Shelton)


Una bellissima donna, dalla figura perfetta, appena sposata, da circa quattro mesi si preoccupava di un ingrossamento alla mammella sinistra: una protuberanza grossa quasi quanto una palla da biliardo. Per paura non aveva consultato un medico. Era il 1927, l’anno in cui negli Stati Uniti, per la prima volta, si dedicó una settimana ai problemi del cancro. Sui giornali di New York ogni giorno apparivano articoli sul cancro, i medici consigliavano alla gente di farsi controllare. Protuberanze, grumi, noduli, perdite di sangue e calo di peso erano i sintomi indicatividella presenza di un cancro. La propaganda si proponeva di spaventare l’opinione pubblica. La donna, che abitava a White Plans, New York, era terrorizzata. Consultó un medico e questi le disse che aveva un cancro e che il seno doveva essere rimosso immediatamente. La donna non voleva apparire sgurata, quindi, consultando un altro medico, ma ebbe la stessa diagnosi con l’identica urgenza dell’intervento chirurgico. Un terzo medico confermó le diagnosi precedenti. Anche per il quarto medico consultato, la risposta fu la stessa: il seno deve essere rimosso immediatamente. Ma esisteva un giornale a New York che non terrorizzava le persone, era il New York Evening Graphic, spesso contestato per molte ragioni. Io scrivevo degli articoli per questo giornale che si riutava di alimentare il clima di terrore. Dedicai una colonna alla propaganda sul cancro sottolineando il fatto che molte persone che non presentavano questa malattia venivano lo stesso consigliate a farsi operare.




Il programma della paura
Era per me un crimine contro il benessere e la salute del pubblico. La donna lesse il mio articolo e prese un appuntamento con me. Alle otto di un venerdi pomeriggio era nel mio studio. Le esaminai il seno, scoprendo che non si trattava di cancro ma dell’ingrossamento di una ghiandola. Le consigliai di digiunare ed ella seguí il mio consiglio. Le dissi di ritornare da me il lunedi´ successivo. Quando tornó era felice, sorrideva, la invitai a sedersi e a raccontarmi che cosa era successo nel frattempo. La storia era semplice, ne ho sentite altre simili durante gli anni della mia professione:  Quando mi sono svegliata questa mattina, non ho avvertito il dolore alla mammella. Per tutto il giorno il dolore é stato assente. Nel pomeriggio, verso le cinque, prima di farmi un bagno ho detto a mia sorella: vorrei palpare la mammella per sentire se c’é ancora il nodulo, ma ho paura... Mia sorella mi ha detto di non fare la bambina e di affrontare la realtá. Con la palpazione ho scoperto che il nodulo era scomparso.

Ascoltai la storia molto attentamente, poi le esaminai il seno e non trovai traccia della protuberanza. La donna continuó le mie cure per ancora due settimane. Occasionalmente, nei tredici anni successivi a questo episodio, ho avuto contatti con questa donna: i noduli non si sono mai piú manifestati. Molti sono stati i casi simili da me curati. Il caso che ho appena esposto riguardava uno di quei “tumori” che possono scomparire in tre giorni. Ho assistito a molti recuperi in una settimana o due. A volte il tempo é piú lungo: tre o sei settimane. Sono sicuro che molti sono i casi dicancro che vengono operati per la rimozione del nodulo o per la rimozione della mammella. Ho visto persone riconoscere la differenza tra cancro e diagnosi di cancro .Non ho mai visto peró, un caso di cancro sicuro tornare in salute, a prescin-dere dalla cura impiegata.É mia convinzione che il cancro sia una patologia irreversibile e che l’unico rimedio sia la prevenzione. Sono sicuro che puó essere prevenuto e questo avviene con sane abitudini di vita. Voglio sottolineare che le quattro diagnosi fatte alla donna del caso  precedente,furono tutte senza biopsia, cioé senza l’esame istologico del tessuto. I medici suggerirono l’operazione solo in base ad un sospetto.
La biopsia é lungi dall’essere infallibile, spesso indica il cancro dove questo non esiste, ma é senz’altro piú accurate della semplice palpazione. La diagnosi di quei medici si basava solo su un sospetto, o forse non volevano andare contro la propaganda. Comunque, furono tutti d’accordo nell’affermare che la donna aveva il tumore alla mammella e che l’intervento chirurgico appariva necessario. Fortunatamente per le donne, non tutti i noduli al seno sono tumori. La maggioranza di questi scompare correggendo le abitudini di vita.

Nello stesso modo in cui il digiuno favorisce l’utilizzazione degli eccessi di grasso, esso permette l’eliminazione, per mezzo dell’autolisi, dei tumori (neoplasmi) ed impiegagli elementi nutritivi in essi contenuti per nutrire i tessuti principali. Nello stesso modo vengono assorbiti i rigonamenti edematici, i depositi e le inltrazioni; le porzioni inutili vengono eliminate. 

Per poter comprendere ció, il lettore deve sapere che i tumori sono composti dello stesso tipo di tessuto che forma le altre parti del corpo. I tumori vengono classicati secondo la loro composizione: un tumore grasso é un lipoma, uno muscolare é un mioma, uno nervoso  é un neuroma, uno osseo é un osteoma, l’epitelioma é composto di tessuto epiteliale, il broma é composto di tessuto broso, ecc. Per questo motivo, quando i tumori vengono eliminati, i tessuti che li compongono forniscono un material nutritivo. 

Ad una donna fu diagnosticato un tumore  broide nell’utero della grandezzadi un limone. L’operazione era indispensabile. Signicava la rimozione dell’utero e forse anche delle ovaie. Questo non ristabilisce la salute, la donna rimarrebbe  malata poiché  la chirurgia non rimuove le cause e non esclude una successiva ricomparsa del tumore; inoltre le si arrecherebbero enormi danni psicologici, perché  asportare le ovaia é come asportare il cervello. La paziente riutó di farsi operare e ricorse al digiuno: in breve tempo il tumore fu riassorbito.

Un caso che mi stava particolarmente a cuore era quello di una donna che presentava un broma uterino della grandezza di un pompelmo. In ventotto ore  provocammo il riassorbimento completo del tumore. Fu un tempo di assorbimento incredibilmente veloce; mai piú ne ho rivisto uno uguale.
Con il digiuno ho osservato tumori alla mammella, all’utero, all’addome, riassorbirsi, rapidamente o lentamente.
Un uomo a cui era stato diagnosticato, con l’esame istologico, un gigantesco sarcoma cellulare nella parte inferiore destra dell’addome, in sette giorni di digiuno lo eliminó completamente. Non aveva un cancro, ma una diagnosi.
Per ragioni sconosciute, alcuni tumori non vengono inuenzati dal digiuno mentre altri sí. Sono riuscito a salvare centinaia di donne dalle operazioni al seno e all’utero. La persona che riesce a comprendere come con il digiuno sia possibile calare di peso, non dovrebbe avere difcoltá  nel comprendere come il corpo possa liberarsi da solo, degli accumuli di materiale strutturale durante un’astinenza dal cibo. Nello stesso modo in cui il grasso puó essere eliminato per autolisi, ed utilizzato per nutrire i tessuti principali in assenza di alimentazione, anche altri tessuti possono essere impiegati allo stesso scopo. Tessuti muscolari, ghiandolari o di altro genere possono fornire il nutrimento a quelli piú importanti, cio`e a quelli che devono svolgere le funzioni piú essenziali. Nella stessa maniera, i tessuti che formano un tumore (neoplasma) vengono digeriti ed assorbiti, le parti utilizzabili vengono impiegate per nutrire i tessuti essenziali, e le parti inutili vengono eliminate dall’organismo.

Tratto dal libro di H.M.Shelton - Il digiuno puó salvarvi la vita. Pag. 163

Dott. Nacci


Facciamo luce



Ippocrate, padre della medicina, asseriva che il tumore non lo si guarisce operando. Infatti i casi di metastasi post-operatoria non si contano, come pure di “spostamento” di cellule tumorali. La cosiddetta biopsia o l’operazione vera e propria, aiutano a mettere in circolo le cellule cancerogene, anche se molti studiosi (fra cui il mondo della medicina naturale) nega tale processo.
La chemioterapia distrugge i tessuti a più alto livello di crescita. Quindi mucosa oro-faringea, mucosa gastrointestinale, bulbi piliferi e midollo spinale. Il midollo spinale serve a produrre i globuli bianchi, fra cui i linfociti, unici agenti anti-cancro a nostra disposizione. Come pensiamo di fronteggiare tale agglomerato di tossine senza? Infatti le persone che guariscono dopo cicli di chemio sono veramente poche.
Come pensate reagisca un organismo con un tumore (quindi già di per sé stressato) ad una invasione chirurgica, seguita da una irradiazione che distrugge l’unico suo punto di difesa? In effetti le persone che si salvano, vengono considerate sotto tutti i punti di vista “Miracolati”.
Medici e ricercatori autonomi, sono concordi nell’affermare che avremmo un numero molto più alto di guarigioni se si analizzassero realmente le diverse tipologie di tumore. Viene invece giudicato più conveniente somministrare cocktail di medicine sperando di beccare quella giusta.
Se la medicina ufficiale dichiara che i casi di tumore stanno drasticamente diminuendo, come mai vengono richiesti a spron battuto tanti fondi per la ricerca?
Per quale motivo il livello medio dell’età in cui appare il tumore è sceso così drasticamente negli ultimi 15-20 anni?
Il tumore è un ammasso di proteine: questo principio viene portato avanti da decenni da Rudolf Breuss, prima che nell’autunno del 2002, la RAI dichiarasse che “il tumore è formato da proteine”.
Breuss cura i suoi malati togliendo loro tutte le proteine dalla dieta, dimodochè il corpo, per far sopravvivere le sue funzioni, mangia il suo stesso tumore, lentamente ed inesorabilmente.
Diventa però essenziale rinforzare il corpo, con l’ausilio di un’alimentazione adeguata, tisane depurative (se reni e fegato sono intasati, non possono concorrere all’eliminazione effettiva delle tossine del cancro), e molto spesso digiuno.
In effetti, un ammalato di cancro è una persona con grosse carenze nutrizionali (in particolar modo di antiossidanti che frenano la cascata dei radicali liberi), con grossi deficit dal punto di vista funzionale di molti dei suoi organi e spesso con un’intossicazione di metalli pesanti quali cadmio, mercurio e piombo.
Ma non solo: Hamer, nella sua ricerca personale sul cancro, ha trovato molte connessioni fra causa (evento esterno) ed effetto (cancro o altra patologia). Quindi sarebbe d’uopo risolvere la causa scatenante alla base di tutto il processo, con l’ausilio di un kinesiologo che lavori sulle emozioni, tanto per fare un esempio, oppure con un valido psicoterapeuta.
Molti medici, naturopati e terapeuti agiscono allo stesso modo, avvalendosi anche di altri supporti, come: aloe vera o arborescens, cartilagine di squalo, bicarbonato di sodio, vischio, vitamine A-C-E, ecc.
E i risultati si vedono. O meglio: non si vedono sui giornali, ma si sentono circolare in giro, per sentito dire.
Per agevolare la ricerca di chi vuole provare ad uscire da questo problema, vi segnalo un sito molto interessante, tenuto dal dott. Giuseppe Nacci:

Premessa: I file presenti in questa pagina sono stati scaricati dal sito http://www.lecurenaturali.com/ sito chiuso perche' non piace all'ordine dei medici.
Terapia anticancro del Dott. Nacci (versione word)

Terapia anticancro del Dott. Nacci (formato .zip)

Dieta anticancro del Dott. Nacci (formato .zip)


Dieta anticancro consultabile on line


Ricette di cucina compatibili con la Terapia Nacci
Vitamine naturali che fanno suicidare il cancro
 
Decotti e infusi per la cura del cancro del Dott. Nacci





Breuss Rudolf e la sua cura






LA CURA di RUDOLF BREUSS




La sua cura anticancro è una forma di digiunoterapia. Il principio si basa sul fatto che il cibo che normalmente introduciamo è diretto a sostenere le cellule di qualsiasi natura, benigna o maligna.
Alcuni alimenti non sembrano però graditi alle cellule tumorali.
La cura anticancro di Breuss prescrive quindi una alimentazione strettamente limitata a tali sostanze, in modo da togliere il sostentamento alle cellule tumorali senza tuttavia debilitare l’organismo.

Egli afferma che "il tumore deve essere divorato dall’organismo stesso, durante la cura del digiuno". Mediante il digiuno il corpo elimina tutto quanto gli è estraneo, poiché separa tutto ciò che è malato, da ciò che è sano.
Per la sua cura di 42 giorni, Breuss ha ideato una mistura di succhi, composta per la maggior parte di rape rosse, carote, sedano, rafani e patate. Alcuni giorni prima dell’inizio del digiuno, Breuss inizia a somministrare un quarto di litro della mistura, affinché il malato vi si abitui.
E’ inoltre utile il ricorso a speciali decotti d’erbe, quali la salvia, la calendula,  il geranium robertianum.
Breuss sostiene però che per ottenere successi incoraggianti in questa terapia è necessario che i malati non siano stati già trattati con irradiazioni e altre terapie pesanti anticancerose che abbiano danneggiato preventivamente le difese dell’organismo. 
Durante questa cura non si deve mangiare nulla per 42 giorni, salvo bere i succhi di verdura e i decotti prescritti. Dei succhi si può berne, a seconda dell’appetito, fino a 1/4 di litro al giorno (meno se ne beve, meglio e‘).
Si può seguire questa cura o con succhi spremuti personalmente, la soluzione migliore, oppure servendosi del succo misto,  già preparato da una ditta (con verdure biologicamente coltivate) detto «Breuss» e che si trova in negozi specializzati, attualmente in Austria, Svizzera,  Germania e Italia, ( Il Fior di Loto - C.so Adriatico 347/12 - 10095 Grugliasco TO - Tel.: 011/4018511 E-mail: marketing@fiordiloto.it ).

La Cura:
Si prendono 3/5 di rape rosse (barbabietole); 1/5 di carote; 1/ di tubero di sedano, un poco di rafano e una patata grossa quanto un uovo.  P. es.: si prendono 3 etti di barbabietole, 1 etto di carote, 1 sedano e circa 30 g. di rafano. La patata non è indispensabile ma è molto importante in caso di cancro al fegato. In luogo della patata aggiunta alle verdure si può bere anche 1 tazza di decotto di bucce di patata al giorno, bevuto freddo a sorsi: mettere una manciata di bucce crude in 2 tazze di acqua e far bollire per 2—4 minuti. Se il decotto risulta  di sapore sgradevole è segno che il fegato non ne ha bisogno, in tal caso si può fare a meno di berlo.
Tutte le verdure vanno passate nella centrifuga, poi il succo va filtrato ancora attraverso un filtro fine o un filtro fino o un telo di lino, perché su 1/ di litro di succo c’è sempre ancora circa un cucchiaio di scorie. Queste, anzitutto non sono buone da bere, inoltre servirebbero di nutrimento al cancro. Il cancro vive solo di cibi solidi che si mangiano, per cui se per 42 giorni si bevono solo succhi e decotti , il tumore muore ma la persona può benissimo vivere.
Pur calando di peso, in questo periodo, da 5 a 15 Kg., ci si sente molto bene. E‘ bene che qualche giorno pria dell‘inizio si cominci a bere ¼ di succo al giorno per abituarsi ad esso. Per sopravvivere e‘ indispensabile soltanto berne da 1/8 a ¼  di litro al giorno, ma e‘ consentito arrivare fino al mezzo litro, ma non e‚ certo obbligatorio!  Bere adagio, a cucchiaiate, non inghiottire subito ma insalivare bene. In aggiunta si puo‘, di tanto in tanto, bere un succo di crauti, che fa bene al malato.

Testimonianze e riflessioni:
Dr. F. B, di Berchtesgaden scrive di Breuss, "Breuss ha una grande esperienza nel campo della medicina popolare. Per questo motivo, lui è stato probabilmente uno dei migliori nel campo del digiuno, e dovrebbe essere un dato di fatto. Senza dubbio resterà il tipo di trattamento più prezioso per superare le malattie.  Non vi è nulla di più profondo, per guarire da ogni forma di malattia , dall'astensione volontaria dal cibo,  lasciando che il potere di guarigione interiore, che ogni essere umano ha, faccia il suo corso. Solo questo pero' per alcuni è troppo poco, ma e' particolarmente apprezzato da chi lo ha praticato, in questo modo hanno riconosciuto che non vogliono perdere la cosa più preziosa che il Creatore ha impiantato nel loro corpo. Sono pochi gli uomini illuminati che hanno riconosciuto questo potere e hanno cercato con tutti i mezzi loro disponibili di avvicinare altri alla conoscenza. Perché devi essere mentalmente maturo, e la maggior parte dell'umanità non comprendeva le parole semplici di questi grandi uomini. Chi ha visto come aiutava i suoi pazienti durante il digiuno, non può che riconoscerne i GRANDI MERITI e incoraggera' altri a seguirne i consigli.




Dott. Martinat e la Microdieta



LA MEDICINA ORTOMOLECOLARE
&
 LA MICRODIETA DEL DR. MARTINAT



Se si forniscono al nostro organismo tutti i micro alimenti conosciuti (la cosiddetta nutrizione ortomolecolare), si possono rafforzare le difese dell’organismo e le sue difese. L’organismo stesso provvederà, con i mezzi fornitigli dalla natura, ad eliminare le disfunzioni che lo affliggono o a tenerle a bada in modo da poter vivere meglio.  I microalimenti (vitamine, sali minerali,estratti naturali,aminoacidi ecc..) sono il mezzo più potente per prevenire le disfunzioni e il logorio dell’organismo, per prolungare la vita mantenendosi in buona salute.
Secondo il Dott. Sergio Martinat, nelle forme tumorali dichiaratamente maligne, la nutrizione ortomolecolare può riuscire a rallentare la crescita del tumore, in quanto aiuta l’organismo a sfruttare al massimo le difese immunitarie.  I microalimenti possono aiutare a combattere altresì gli effetti negativi provocati sull’organismo dalle cure mediche cui sono sottoposte le persone malate di cancro.
La medicina ortomolecolare è stata ideata dal premio Nobel Linus Pauling, uno dei più grandi scienziati del nostro tempo e che ha ricevuto due nobel, il dott. Martinat si è limitato ad apportare alcune modifiche per arrivare alla sua microdieta.

Per informazioni:
CRES Centro Ricerche Ecologia e Salute di Martinat Sergio &C., via Saluzzo 124 Pinerolo (To)        Tel 0121/75545 0121/75803      e-mail:martinat@cresnatura.com      www.cresnatura.com


La causa del cancro



LA VERA CAUSA DEL CANCRO


La vera causa del cancro non è stata mai scoperta! Che il cancro abbia la forma di tumore oppure di cellule singole, che sia un sarcoma o un carcinoma, che sia “una specie molto rara” o la più comune, ogni forma di cancro ha inizio nello stesso luogo, una piccola regione del cervello. Questa informazione farà del cancro una malattia più facile da prevenire, da bloccare e da guarire.




    Tutte le forme di cancro hanno inizio in un singolo organo


Fasciolopsis Buski


Tutte le forme di cancro terminano sotto forma di proliferazioni maligne. La causa di tutte le proliferazioni maligne è un comune parassita dell’intestino umano. Il suo nome scientifico è Fasciolopsis buskii’ ed è stato descritto per la prima volta in un libro pubblicato nel 1993.
Il Fasciolopsis è una specie di sanguisuga che compare a un certo stadio di sviluppo del tumore trasformandolo in maligno; la forma adulta si insedia in siti interni al nostro organismo dove produce molte migliaia di uova.
Ciò non era mai stato notato prima perché non si sospettava la sua presenza e perché le uova non escono dall’intestino. I test effettuati dai laboratori convenzionali per la ricerca di parassiti cercano le uova fuori dall’intestino.
Voi sarete in grado di vedere effettivamente il Fasciolopsis adulto quando sarete riusciti a ucciderlo all’interno del vostro intestino, durante il Programma in tre settimane. La malattia che chiamiamo cancro non è causata dal Fasciolopsis adulto, questo è il motivo per cui la fasciolopsiasi non è associata a casi di cancro.
Questo stadio si verifica quando sono presenti molti adulti che diffondono uova in intestino e feci. A volte alcuni adulti possono trovarsi anche nell’apparato digerente, nell’esofago, nello stomaco o nel colon. Quando questi adulti vengono uccisi ed eliminati insieme al contenuto dell’intestino è possibile vederli.

1. In italiano corrisponde al trematode intestinale dell’uomo. 

Fonte: La prevenzione di tutti i cancri - Pag 21  Hulda Regehr Clark


Malattie inguaribili...

Perché spesso le malattie non si possono guarire nonostante una diagnosi corretta e un trattamento adeguato?

 



Secondo studi accurati  del Dott. Wirz,  la causa della mancata guarigione di molti malati pur sottoposti a diagnosi corretta e a trattamento adeguato per decine di anni sarebbe un veleno comune che si trova in molte case cioe' la naftalina, spesso usata contro le tarme, e la canfora sintetica contengono arsenico (accertato alle analisi), e l’inspirazione delle sue esalazioni provoca le più svariate malattie. Scrive ancora il dott. Wirz: «Questo veleno è il peggiore assassino dell’umanità; le sue caratteristiche non scompaiono mai completamente dall’iride, segno che questa intossicazione è pressoché inguaribile.».
Un giornale riportò la seguente notizia da Chicago: "Sei fratelli avevano dormito successivamente nello stesso letto, e tutti erano morti dopo breve tempo; l’unica sorella, che aveva tenuto la casa, fu arrestata per sospetto avvelenamento, e da quasi un anno era  in carcere. Era stato bensì trovato dell’arsenico nei cadaveri, ma non in quantità tale da costituire prova di avvelenamento. L’avvocato della donna ebbe l’idea di far esaminare i materassi di quel letto, e vi si trovò una quantità di arsenico che la fabbrica vi aveva messo a protezione dalle tarme. La rapida morte dei fratelli era avvenuta per inspirazione delle esalazioni, e la sorella fu scarcerata".


 
Secondo l'esperienza di tanti anni del dott. Wirz è impossibile guarire una malattia quando in una casa  sono presenti veleni come la naftalina, la canfora sintetica, il DDT, gli insetticidi e i purificatori di aria nei WC, ecc....
Anche la dott. Hulda Clark, nota nella cura dei parassiti intestinali, afferma che l' eliminazione totale di qualunque veleno, varichina inclusa,  determina il successo della terapia. Utilizzando piuttosto prodotti naturali, ancor piú nelle case dove  vivono  bambini o pazienti affetti da malattie oncologiche, si riducono gli effetti tossici di tali veleni, agevolando la completa guarigione di qualunque malattia invalidante. 


Ricerca fraudolenta






Quanto denaro speso per la ricerca fraudolenta?



Una grossa porzione del denaro donato dal pubblico alla ricerca sul cancro viene spesa per la ricerca animale la quale, fin dal principio, è stata ampiamente condannata in quanto uno spreco di tempo e di risorse. Per esempio, considera il Dr. Irwin Bross ex direttore dello SLoan-Kettering - il più grande istituto di ricerca sul cancro del mondo – e successivamente direttore di Biostatistica al Roswell Park Memorial Institute for Cancer Research, Buffalo, NY: “L’inutilità della maggior parte degli studi sui modelli animali è ben nota. 
Per esempio, la scoperta degli agenti chemioterapeutici per il trattamento del cancro umano viene sbandierata come un trionfo dovuto all’uso dei modelli animali. Tuttavia, queste dichiarazioni esagerate arrivano o vengono sostenute dalle stesse persone che ricevono i dollari federali per la ricerca animale.

Vi sono ben poche prove, o addirittura nessuna, a supporto di queste dichiarazioni. In verità, mentre i contraddittori risultati animali hanno spesso ritardato o ostacolato il progredire della guerra al cancro, gli stessi non hanno mai prodotto un singolo sostanziale progresso nel campo della prevenzione e della cura del cancro umano. Per esempio, praticamente tutti gli agenti chemioterapeutici che possono risultare di utilità nel trattamento del cancro umano sono stati scoperti in un contesto clinico piuttosto che a seguito di studi animali.”

In effetti, molte sostanze che provocano il cancro negli umani vengono commercializzate come “sicure” in base ai test animali. Il Dr. Werner Hartinger della Germania, in merito ai prodotti cancerogeni dell’industria chimico-farmaceutico-petrolifera, dichiara “Il loro consumo costante viene legalizzato sulla base di esperimenti animali fuorvianti … che seducono il consumatore in un falso senso di sicurezza.”


Immaginate cosa si potrebbe raggiungere


La prossima volta che vi verrà chiesto di donare denaro ad una organizzazione contro il cancro, tenete presente che il vostro denaro sarà usato per sostenere un’industria che viene reputata da numerosi eminenti scienziati come un perfetto fallimento e da altri come una totale truffa. Se volete fare la differenza informate queste organizzazioni che non farete loro donazioni fino a quando non adotteranno un approccio focalizzato sulla prevenzione e lo studio della condizione umana.

Abbiamo il potere di cambiare le cose facendo in modo che il loro attuale modo di affrontare il problema non dia profitti. E’ solo attraverso le nostre donazioni e le nostre tasse che queste istituzioni sopravvivono sul loro attuale ed improduttivo sentiero.




Prevenire il cancro




Il digiuno purifica l’ambiente metabolico 

stimola il sistema difensivo.
  

In un organismo sano, una cellula cancerogena non prolifera: alla sua comparsa, viene individuata e distrutta dalle nostre cellule difensive.
Le popolazioni che vivono secondo i cicli della natura mangiano frugalmente e si sottopongono periodicamente a un digiuno. Dopo aver consumato le riserve invernali, alcune popolazioni seguono un regime magro di verdure e praticano un semi-digiuno. Questo stato di digiuno parziale crea cambiamenti metabolici tali da impedire la sopravvivenza delle cellule cancerogene.
 
Il digiuno purifica l’ambiente metabolico e stimola il sistema difensivo. In un organismo sano, una cellula cancerogena non prolifera: alla sua comparsa, viene individuata e distrutta dalle nostre cellule difensive.
Le popolazioni che vivono secondo i cicli della natura mangiano frugalmente e si sottopongono periodicamente a un digiuno. Dopo aver consumato le riserve invernali, alcune popolazioni seguono un regime magro di verdure e praticano un semi-digiuno. Questo stato di digiuno parziale crea cambiamenti metabolici tali da impedire la sopravvivenza delle cellule cancerogene.

Secondo il dott. Willem, le cellule cancerogene, ingorde di zucchero, non possono sopravvivere in un organismo a digiuno, perché quest’ultimo è in uno stato di leggera acidosi. Obbligando l’organismo a consumare le sue riserve si crea uno stato di acidosi che è la causa principale dell’estinzione della cellula mutata. In caso di digiuno piu' prolungato, l’organismo si acidifica in maniera stabile e il cancro non può più utilizzare lo zucchero di cui ha tanto bisogno per proliferare. 
Come prevenire il cancro?
Sottoponendoci a digiuni periodici distruggiamo le cellule cancerogene o mutate dell’organismo, prima che proliferino e creino danni consistenti.




Il dott. WilIem insiste sull’importanza di questa prevenzione attiva, perché i trattamenti medici di individuazione e cura del cancro non sono sufficientemente efficaci per sradicare il cancro. La causa di questo insuccesso risiede soprattutto nella difficoltà di scoprire un cancro a uno stadio ancora reversibile.
Quando è abbastanza grande da essere scoperto, un cancro ha già otto anni e ha raggiunto in media una massa di un miliardo di cellule, pesa un grammo o ha un 1 centimetro di diametro. In tutti quegli anni si è sviluppato senza rivelare la sua presenza attraverso sintomi o segni clinici. 

Come scrive il dott. WilIem: "Quanto tempo perduto quando si pensa che tanto prima il cancro è aggredito, tanto maggiori sono le possibilità di distruggerlo".


Occorre dunque distruggere il cancro allo stadio più precoce possibile. Questo è ciò che la cura del digiuno permette di fare, se è praticata in modo abituale.
«Il microbo non è nulla, il terreno è tutto: quando attacchiamo il terreno, lo rinforziamo, lo modifichiamo nel senso che la malattia non vi ha più presa. La prevenzione attiva consiste nel creare uno stato di acidosi nel nostro organismo e nel rinforzare le cellule sane».

Quindi, il digiuno è una sessione terapeutica della cellula, che è la sede del disordine biologico. Sono poche le terapie che stimolano tutte le cellule dell’organismo a rigenerarsi.

 Bibliografia:
Il digiuno per la propria salute. Boudreau