Ippocrate, padre della medicina, asseriva che il tumore non lo si guarisce operando. Infatti i casi di metastasi post-operatoria non si contano, come pure di “spostamento” di cellule tumorali. La cosiddetta biopsia o l’operazione vera e propria, aiutano a mettere in circolo le cellule cancerogene, anche se molti studiosi (fra cui il mondo della medicina naturale) nega tale processo.
La chemioterapia distrugge i tessuti a più alto livello di crescita. Quindi mucosa oro-faringea, mucosa gastrointestinale, bulbi piliferi e midollo spinale. Il midollo spinale serve a produrre i globuli bianchi, fra cui i linfociti, unici agenti anti-cancro a nostra disposizione. Come pensiamo di fronteggiare tale agglomerato di tossine senza? Infatti le persone che guariscono dopo cicli di chemio sono veramente poche.
Come pensate reagisca un organismo con un tumore (quindi già di per sé stressato) ad una invasione chirurgica, seguita da una irradiazione che distrugge l’unico suo punto di difesa? In effetti le persone che si salvano, vengono considerate sotto tutti i punti di vista “Miracolati”.
Medici e ricercatori autonomi, sono concordi nell’affermare che avremmo un numero molto più alto di guarigioni se si analizzassero realmente le diverse tipologie di tumore. Viene invece giudicato più conveniente somministrare cocktail di medicine sperando di beccare quella giusta.
Se la medicina ufficiale dichiara che i casi di tumore stanno drasticamente diminuendo, come mai vengono richiesti a spron battuto tanti fondi per la ricerca?
Per quale motivo il livello medio dell’età in cui appare il tumore è sceso così drasticamente negli ultimi 15-20 anni?
Il tumore è un ammasso di proteine: questo principio viene portato avanti da decenni da Rudolf Breuss, prima che nell’autunno del 2002, la RAI dichiarasse che “il tumore è formato da proteine”.
Breuss cura i suoi malati togliendo loro tutte le proteine dalla dieta, dimodochè il corpo, per far sopravvivere le sue funzioni, mangia il suo stesso tumore, lentamente ed inesorabilmente.
Diventa però essenziale rinforzare il corpo, con l’ausilio di un’alimentazione adeguata, tisane depurative (se reni e fegato sono intasati, non possono concorrere all’eliminazione effettiva delle tossine del cancro), e molto spesso digiuno.
In effetti, un ammalato di cancro è una persona con grosse carenze nutrizionali (in particolar modo di antiossidanti che frenano la cascata dei radicali liberi), con grossi deficit dal punto di vista funzionale di molti dei suoi organi e spesso con un’intossicazione di metalli pesanti quali cadmio, mercurio e piombo.
Ma non solo: Hamer, nella sua ricerca personale sul cancro, ha trovato molte connessioni fra causa (evento esterno) ed effetto (cancro o altra patologia). Quindi sarebbe d’uopo risolvere la causa scatenante alla base di tutto il processo, con l’ausilio di un kinesiologo che lavori sulle emozioni, tanto per fare un esempio, oppure con un valido psicoterapeuta.
Molti medici, naturopati e terapeuti agiscono allo stesso modo, avvalendosi anche di altri supporti, come: aloe vera o arborescens, cartilagine di squalo, bicarbonato di sodio, vischio, vitamine A-C-E, ecc.
E i risultati si vedono. O meglio: non si vedono sui giornali, ma si sentono circolare in giro, per sentito dire.
Per agevolare la ricerca di chi vuole provare ad uscire da questo problema, vi segnalo un sito molto interessante, tenuto dal dott. Giuseppe Nacci:
Premessa: I file presenti in questa pagina sono stati scaricati dal sito http://www.lecurenaturali.com/ sito chiuso perche' non piace all'ordine dei medici.
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