***IL PORTALE ONCOLOGICO AL SERVIZIO DEL CITTADINO*** Informazioni aggiornate sulle diagnosi e terapie del cancro.
" La maggior parte delle cose importanti nel mondo sono state compiute da persone che hanno continuato a cercare quando sembrava non esserci alcuna speranza "

AVVERTENZE!

Se in questo periodo state valutando tra il trattamento oncologico convenzionale e il trattamento alternativo, rendetevi conto che i rapporti convenzionali sul cancro intrappolano spesso i pazienti con l'uso di falsa autorità. Fanno tutti schieramento compatto: i medici con i loro titoli accademici, la FDA e le aziende farmaceutiche con tutti i generi di pubblicità che esaltano un sistema di vita migliore se solo continuate a versargli quattrini e ad annegare il vostro corpo in prodotti chimici sintetici.

Contrapponetelo con la semplice realtà ed il buonsenso innato, che dice che la maniera per guarire realmente il corpo umano non è certo quella di avvelenarlo. Basta capire questo, non è più complicato di così. Una volta che lo accettate, allora comincerete a capire che potete guarire il cancro.

Non potete aggredire il cancro con le stesse cose che in realtà lo causano, come la chemioterapia e le radiazioni. Non potete diventare più sani compromettendo la funzione degli organi vitali nel vostro corpo, ed i trattamenti oncologici convenzionali distruggono letteralmente i tessuti del cervello, quelli del fegato, del cuore e dei reni. Se scegliete di sottoporvi a chemioterapia, ne uscirete con un danneggiamento permanente alla vostra salute che vi renderà molto più problematico sopravvivere a qualsiasi cancro successivo.

LEGGI PIU´VOLTE GLI ARTICOLI PER ESSERE SICURO/A DI NON TRASCURARE NULLA. LEGGERE GLI ARTICOLI SOLO UNA VOLTA POTREBBE ESSERE LA FORMULA PER IL DISASTRO.


AVVISO AI LETTORI!

Niente potrà curare il vostro cancro se continuate a mangiare carni adulterate, usare prodotti farmaceutici, impiegare cosmetici e prodotti per la cura personale contenenti prodotti chimici tossici, spruzzare antiparassitari sul vostro prato ed usare creme solari inappropriate. Il consumo di carni trattate con il nitrito di sodio è nocivo per la vostra salute quasi quanto fumare sigarette.
La cura del cancro richiede una massiccia pulizia del fegato, del colon e dei reni.
Richiede uno spostamento complessivo verso uno stile di vita sano che includa alimenti crudi, cibi nutrienti, succhi di verdure, terapia con luce solare e il totale abbandono di cibi, medicine e prodotti cancerogeni.

Statistiche oncologiche e sfiducia



LE STATISTICHE ONCOLOGICHE







In una conferenza tenuta a Roma nel dicembre 2008 dal tema "Meccanismi di farmacoresistenza e radioresistenza delle cellule tumorali"; erano presenti oltre all'ISS (Ist. Superiore Sanità) i principali ricercatori e biologi presenti sul territorio nazionale.

Ebbene, riassumendo, ciò che è emerso è il totale fallimento dei trattamenti radioterapici e chemioterapici sulle cellule tumorali, non solo, sono state espresse critiche, non certo velate, verso il grande mentitore che appare spesso in tv rassicurando la povera gente con incoraggianti percentuali di guarigione da queste malattie ottenute, a suo dire, grazie alla ricerca e alle nuove terapie. 






  Ma in un articolo tratto da "Scienza e Conoscenza" e' riportata la seguente affermazione
"...contrariamente alle nostre supposizioni - E ANCHE SE I MEDIA SI GUARDANO BENE DAL DIVULGARLO -, esiste una grande sfiducia tra gli oncologi riguardo la chemioterapia".
Da indagini e questionari si rivela ad esempio che tra gli oncologi americani 3 medici su 4 rifiuterebbero qualsiasi chemioterapia a causa della sua inefficacia e dei suoi effetti devastanti per l'organismo umano. Ecco alcune testimonianze in merito: "Il Dr. Hardin Jones, doc. univ. California, dopo aver analizzato - PER DECENNI - le statistiche di sopravvivenza al cancro, ha tratto le seguenti conclusioni:...quando non sono curati, i malati non peggiorano, o addirittura migliorano."
Le inquietanti conclusioni del dott. Jones non sono mai state confutate!!!





"Molti oncologi raccomandano la chemio praticamente per qualsiasi forma di tumore, con una fiducia non scoraggiata dagli insuccessi pressochè costanti" (Albert Braverman, MD,"Medical oncology in the 90s", Lancet 1991).
"Il dott. Ulrich Abel, epidemiologo tedesco della Heidelberg Mannheim Tumor Clinic, ha esaustivamente analizzato e passato in rassegna tutti i principali studi ed esperimenti clinici mai eseguiti sulla chemioterapia. Abel scoprì che il tasso mondiale complessivo di esiti positivi in seguito a chemioterapia in realta' non erano disponibili da nessuna parte riscontri scientifici del fatto che la chemioterapia riesca a "prolungare in modo apprezzabile la vita dei pazienti affetti dai più comuni tipi di cancro organico."

Abel sottolinea che di rado la chemio riesce a migliorare la qualità della vita, la descrive come uno squallore scientifico e sostiene che almeno l'80% della chemioterapia somministrata nel mondo E' PRIVA DI QUALSIASI VALORE. Ma, anche se non esiste alcuna prova scientifica che la chemioterapia funzioni, nè medici (ma attenzione: non per loro), nè pazienti sono disposti a rinunciarvi..."






Quale rimedio per curare il cancro?


Il rimedio del cancro



Attualmente un rimedio che guarisca il cancro manca, e probabilmente non ci sarà in futuro, perché non sarà una sostanza, bensì un metodo.
Il mondo della genetica, che ha sconvolto le basi della biologia molecolare, illuminerà inopinatamente la biologia molecolare, ma non ci darà probabilmente il rimedio contro il cancro.
Il cancro si presenta come una nuova forma di vita, diversa da quella dell'ospite per molteplici aspetti ed inconciliabile con l'ospite stesso.
Il mezzo di guarigione difficilmente si originerà in un laboratorio di ricerca; esso deriverà più probabilmente da un lungimirante pragmatismo, prima e indipendentemente che dalla conoscenza del suo meccanismo d'azione. Seguendo quest’ordine d’idee, e senza derogare dai principi etici basilari, le uniche vie per migliorare la qualità e allungare il corso della vita, dovrebbero seguire i seguenti essenziali principi: escludere azioni comunque nocive; esaltare le difese ed il trofismo organico; ridurre la formazione e l'attività dei fattori di crescita.
Alcuni di questi principi  proposti e battuti da circa sessant’anni non aspirano a nessuna pretesa di assoluta originalità. Essi si differenziano solo per la natura chimica (retinoidi, tocoferoli, melatonina) e modalità d’applicazione.
Le cliniche ed ospedali si guardano bene dal consentire la continuazione delle cure prescritte, che non siano quelle convenzionali, sempre esaltate dalla psicologia di credersi tanto più importanti quanto peggiore e' la prognosi avanzata.
I rapporti divengono a volte tesi, come nel caso di quel genitore che confidava di avere imposto a quattr'occhi una terapia non convenzionale, prima di dimettere il figlio, ormai sprizzante vitalità da 15 anni.
Quale è il rimedio per curare il cancro?
Quasi sempre invece per sottrarsi alle cure convenzionali occorre firmare il foglio di dimissioni volontarie o non presentarsi più al prossimo ciclo.
Ad una paziente che non si era più presentata venne richiesto telefonicamente se era morta; la paziente si curò sempre a casa, accudendo alle sue normali occupazioni, si è sposata, ha messo al mondo due figlie sane, e continua sana la sua vita.
Un paziente undicenne, trasferito da un Ospedale ad una clinica specializzata pediatrica con diagnosi di linfoma maligno n.H. III stadio, curato col protocollo del Saint Jude Research Hospital per Linfoma maligno n.H. di tipo Burkitt fu dimesso dai genitori appena sopravvennero gravi disturbi neurologici e curato a casa: il paziente ha frequentato le scuole dell'obbligo, partecipato onorevolmente a gare di sci, ha salutato felice la dichiarazione di abilità al Servizio Militare. 

   

Viceversa un adolescente trombocitopenico marchigiano, ormai guarito, sarebbe ritornato volentieri alla sua trombocitopenia per sottrarsi al Servizio Militare.
Un ammalato 34enne, che presentava un infiltrato linfomatoso alla palpebra superiore dx continuo' la terapia ordinatagli e dopo anni fu rivelata la sua morte in ospedale.
C'è un grosso divario fra scienza e realtà, pagato dalla sofferenza e dalla morte del prossimo. Il terrore della diagnosi suscita inestinguibile angoscia e abbattimento, che scompaiono lentamente quando, imboccata la nuova strada, ricrescono i capelli e ritorna la vecchia voglia di vivere.
I criteri seguiti per la cura dei linfomi n.H., che diventano perciò affezioni di modesta entità, valgono anche nelle grandi linee per altre neoplasie: dai tumori della mammella a quelli dei polmoni, da quelli della cavità orofaringea, nasale e paranasale a quelli dell'esofago e dell'apparato gastroenterico, della pelle e del sistema nervoso centrale.
Per i tumori dell'apparato genitale maschile e femminile, per il retinoblastoma, i neuroblastomi il tumore di Wilms, occorre diversificare alcuni mezzi terapeutici.
E' inutile aggiungere che l'insieme delle cure deve adattarsi alle caratteristiche del tumore e alle condizioni del paziente.
Ma che la via giusta da seguire sia quella imboccata lo dimostrano i risultati conseguiti finora, anche se in condizioni difficili, in mezzo ad ostilità di ogni genere.
Ruolo determinante per il buon esito è la tempestività delle cure, come dimostrano i risultati negli stati precancerosi, e preinvasivi.
Non ha importanza rilevante la rapidità di scomparsa di un linfonodo, di un polipo, di un manicotto attorno all'esofago, ecc.; conta maggiormente il ripristino funzionale e la sua stabilizzazione, mentre la scomparsa della manifestazione anatomica si evolve con maggior lentezza.
Nei giudizi prognostici ci sembrano eccezionalmente interessanti le considerazioni di Magrath I.I. (The non-Hodgkin lymphomas, E. Arnold, London, 1990, pgg. 430): “… i nostri attuali concetti sulle entità nosologiche è probabile che cambieranno di molto. …”).
Sono difficilmente conciliabili con la rapidità di evoluzione della tecnologia e della scienza i principi di 50 anni fa della Chemioterapia.
Il National Institute for Science and Technology è passato dalla dotazione di 246 miliardi di dollari nel 1992 a 520 miliardi nel '94, e diventeranno piu' di 3500 miliardi nel 2015.
Il 30 giugno si è riunito alla Casa Bianca il suo consigli per stabilire la futura attività, che sta “nell'intervallo fra Scienza e società, dalla sanità, trasporto, educazione ed ambiente alla sicurezza nazionale e alle tecnologie civili” (J. Mervis: Science, 1994, 265, 182).
Il ministro francese per la difesa F. Leotard ha incluso nel consiglio scientifico della difesa rappresentanti delle Università, di Istituti pubblici e privati di ricerca, per coordinare ricerche civili e militari e per integrare le tecnologie relative con quelle dell'area biologica. (D. Butler: Nature, 1994, 367, n. 6459, pgg. 102).
Si punta verso una collaborazione fra governo e industria in tutte la nazioni fra le quali emergono la Svizzera e il Giappone. La ricerca nelle Università ed Istituti di ricerca può avere fine a se stessa, prepara i nuovi tecnici e conferisce attestati di carriera professionale.
Questi fondamentali miraggi oscurano a volte o annientano l'orientamento pragmatico, come forse avviene oggi nel campo dei tumori. 


Di Bella e la sua terapia



LUIGI DI BELLA






Luigi Di Bella e' il primo medico al mondo ad avere utilizzato, per scopi terapeutici, la Melatonina, una sostanza prodotta dall'organismo alle cui proprietà curative si sta interessando la comunità scientifica ogni giorno di più. 

Sin dall'inizio, quasi tutti hanno deriso le proposte da tempo avanzate, prima ancora tuttavia di degnarsi di sapere di cosa si trattava, disprezzandone le persone e le fonti, confondendo melanina con melatonina, riducendo la funzione della melatonina a regolatore del ritmo circadiano, inoltre identificando l'azione dell'ACTH con quella dei cortisonici in genere, e restringendo l'azione della somatostatina alla sola inibizione del GH. La resistenza dei medici deriva dal fatto che essi non vogliono sperimentare nuove sostanze non ancora accettate dalla gente, altrimenti rischiano di avere dei problemi professionali. Le vere ragioni sono più di ordine sociale ed economico che pertinenti all'ignoranza dei rispettivi meccanismi molecolari.
La Medicina Moderna si caratterizza per l'accanimento diagnostico e l'ostinazione terapeutica. Un'affezione, chiara per mille segni, viene formulata ufficialmente solo dopo settimane e mesi di ricerche anche ridondanti, puntando ad una precisione perfettamente inutile in pratica, intanto che la malattia progredisce fino a raggiungere uno stadio ormai irrecuperabile.
D'altra parte una terapia viene considerata corretta solo quando segue ciecamente le linee rigide dei protocolli ufficiali, elaborati con criteri tanto discutibili quanto solo sperimentali, alieni comunque dal complesso e glorioso intuito clinico che rese giustamente famosi indimenticabili clinici nostrani. 







Fondamentale caratteristica della clinica è l'ammissione dell'illimitata varietà di concatenamenti patogenetici; ne deriva una vasta gamma, colorata ciascuna da sfumature infinite, adatte al paziente singolo e non alla classe di malattie.
Il rifiuto di accettare rigidi schematismi in terapia medica oncologica deriva soprattutto dalla convinta coscienza della generale ignoranza sulla biologia molecolare dei tumori ed esprime il valido scetticismo circa i dogmatici e radicati concetti di chemioterapia.
Nonostante la quotidiana esperienza negativa, i metodi convenzionali permangono immutati.
I motivi di questo misoneismo, ovattato da minuti perfezionamenti, sono molteplici. Un primo motivo si origina dalla inestinguibile eco che le splendide conquiste della vaccino e sieroterapia, della sulfamido e dell'antibioticoterapia hanno avuto in medicina e che hanno permeato corrispondenti proposte terapeutiche per il cancro. Un altro motivo della persistenza di metodi inefficaci dipende dal fatto che le attrezzature e le mentalità vigenti sono impostate per seguire i vecchi metodi convenzionali, che vengono per ciò stesso ritenuti inevitabili e quali doverosi. Solo pochi sono i pazienti che mostrano autonomia di pensiero e spirito critico, per cui si rivolgono a cure "alternative" malgrado le fosche, minacciose prognosi dei terapisti ufficiali.
In questo clima di suggestione, fiducia, speranza, timori, ha inizio la via crucis dei cicli e sintomi relativi, che hanno l'esito noto, addolcito da cifre statistiche opportunistiche e mai verificate.
TV e stampa qualificano ormai il cancro come "malattia inguaribile", qualifica mal conciliabile con l'ostentazione di tante fauste prognosi. 

Qual è la causa di questa quotidiana contraddizione?
I pro e i contro dei metodi convenzionali sono stati esaurientemente analizzati nella documentatissima monografia del Congresso Americano (Washington, September 1990), dove si giunge con una fine, acuta ed esauriente analisi a criticare prima, e a respingere infine, i metodi non convenzionali, senza tuttavia proporre altri metodi in sostituzione. Si tratta di uno dei metodi per fare accettare come ineluttabili i metodi in uso, essendo tutti gli altri criticabili e vani, se non dannosi. Le industrie farmaceutiche dominano ormai larga fetta degli scambi e dei capitali mondiali, finanziano, sovvenzionano, eseguono ricerche ad altissimo livello, perché il progresso scientifico può identificarsi entro ampi orizzonti col benessere economico.
Scienza ed economia si condizionano ormai a vicenda anche in campo medico, con ricerche tecnologicamente avanzatissime, ideate e messe a punto dalla genialità di illustri scienziati.
Le spese incontrate saranno presto e largamente ultracompensate per lunghi anni a venire. Se all'invenzione del nuovo prodotto si accompagna il monopolio d'uso, così come affiora la tendenza in campo internazionale,  il successo economico sarà allora totale.
La guarigione del cancro rientra entro questi obiettivi. Il cancro è una malattia ricca, perché tutti sono disposti a dare tutto pur di venirne fuori.
L'obiettivo dominate della medicina moderna è la guarigione del cancro, e a questo fine tendono pertanto le ricerche sperimentali delle Case farmaceutiche, ovviamente in chiave economica.

Per fare una visita o avere una consulenza sul Metodo Di Bella e per nominativi di medici invia una email a: info@metododibella.org.

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Fonte: metododibella.org


Ricerche: degenerazione cellulare




La degenerazione cellulare





Le scorie metaboliche si accumulano negli spazi intercellulari ed anche all'interno delle cellule, determinando difficoltà negli scambi metabolici e degenerazione cellulare.
Il digiuno mette in atto un allontanamento dai tessuti degli accumuli patologici, che si riversano nel sangue, alterandone a volte transitoriamente i valori chimici, per essere poi escreti attraverso gli emuntori. Questo processo determina numerosissime modificazioni nella composizione tessutale. In particolare è interessante la modificazione, durante il digiuno, della distribuzione dell'acqua fra i due distretti intracellulare ed extracellulare.

Si sa che una delle caratteristiche dell'invecchiamento è la disidratazione dei tessuti e in modo particolare l'inversione del rapporto percentuale tra acqua intracellulare ed extracellulare. Secondo ricerche recenti del dott. Salvatore Simeone il digiuno sembra agire reidratando la cellula e quindi ringiovanendola.

Lo stesso autore ha condotto misurazioni del fattore RH2 nelle urine, nel sangue e nella saliva dei digiunanti. Il fattore RH2 indica il valore del potenziale elettrico della soluzione in esame ed è un parametro che dipende sia dal pH che dal potenziale di ossidoriduzione. Alcuni ricercatori negli ultimi decenni hanno rilevato che il valore del fattore RH2 in persone in buona salute è 22-23 mentre tende a salire fino a 30 in soggetti affetti da patologie degenerative; inoltre negli anziani e in genere più alto che nei giovani. Il dott. Simeone ha potuto rilevare alla fine del digiuno un abbassamento del fattore RH2 su un campione di 100 soggetti osservati.

Le osservazioni fatte dal dott. Simeone e dai suoi collaboratori sono particolarmente significative perché riguardano non una singola componente ma parametri che dipendono da fattori molteplici e quindi misurano la variazione del terreno. Il primo parametro, la reidratazione cellulare, indica un ringiovanimento del terreno chimico e il secondo un ringiovanimento del terreno bioelettronico. Queste modificazioni sono la conseguenza della profonda azione di rimaneggiamento tessutale determinata dal digiuno, con allontanamento delle scorie metaboliche.

Il potenziale elettrico aumenta soprattutto per l'accumulo nei liquidi biologici dei radicali liberi, che agiscono in senso mutageno, immunodepressivo, degenerativo, cancerogeno. La diminuzione alla fine del digiuno del fattore RH2 depone quindi per un allontanamento dal sangue e dai tessuti, fra l'altro, dei radicali liberi.

Relazione tra proteine e cancro






È un fatto comunemente noto che sostanze animali di qualsiasi genere diventano molto tossiche non appena vengono ossidate dall’aria, particolarmente ad un temperatura come quella del corpo umano.
Il fatto e verità fondamentali per cui l’uomo adulto non ha bisogno di così tante proteine come invece dichiara la vecchia fisiologia, è rilevabile osservando la combinazione del latte materno che non ne contiene più del 2 - 3% e che la natura sviluppa con quel latte la struttura di un nuovo corpo.

La vita si fonda sul cambiamento della materia, intesa come trasformazione chimica fisiologica, ma mai sull’idea irragionevole che si devono mangiare proteine per costruire proteine o per sviluppare proteine per il tessuto muscolare. È più che certo, per esempio, che non è necessario che una mucca debba bere del latte per produrre il latte! 

Nel corpo umano avviene un cambiamento della materia e come le proteine vengono prodotte attraverso la trasformazione di altre sostanze alimentari. Questo cambiamento della materia non avviene rimpiazzando vecchie cellule e sostituendole con delle nuove, ma con la trasformazione di sostanze minerali che sono i materiali da costruzione della vita animale e vegetale, e che il loro approvvigionamento è necessario in quantità nettamente inferiore di quanto finora insegnato.

Il motivo per cui una persona che si ciba di sola carne può vivere senza malattie manifeste relativamente più a lungo di un vegetariano che si ciba di alimenti amidacei è che il primo produce ostruzioni meno solide con più piccoli quantitativi di carne rispetto a quelle della persona che mangia in eccesso alimenti amidacei, ma le malattie di cui sarà affetto in seguito saranno più gravi perché accumula più veleni, pus ed acido urico.

L’errato concetto che gli alimenti ad alto valore proteico siano necessari per il mantenimento della salute, insegnato e suggerito dalle dottrine mediche all’umanità, è, per le sue conseguenze e per i suoi effetti, proprio l’opposto di ciò che dovrebbe essere, ed è una delle principali cause di tutte le malattie ed il più tragico fenomeno della degenerazione occidentale. Ha generato contemporaneamente la più pericolosa e la più distruttiva delle abitudini: il peccato di gola. Ha prodotto la più grande follia mai imposta all’umanità, cioè il tentare di guarire le malattie mangiando alimenti ad alto valore proteico, sempre in eccesso.

Quando permettiamo che il corpo venga congestionato dal muco ed altre ostruzioni come calcio, fosfati e altre sostanze estranee, possiamo prevedere che la pressione alta sovraccaricherà il cuore nello sforzo di regolare la circolazione del sangue.
L’idea ingannevole riguarda le proteine. Hanno ragionato come segue: i muscoli, i tessuti, la sostanza essenziale dell’intero corpo sono composti da proteine. Quindi questa sostanza deve essere introdotta nel sangue per costruirli, per far sì che si sviluppino. Cioè devi mangiare i muscoli per costruire i muscoli, devi mangiare le proteine per costruire le proteine, devi mangiare i grassi per costruire il grasso e nel caso di una madre che sta allattando, deve bere il latte per fare il latte!

Dato che hanno creduto, ed ancora credono, nel metabolismo e nella necessità della sostituzione quotidiana delle cellule usate, vengono seguiti questi principi nella dieta dell’onnivoro medio.
Prendere il ferro inorganico, ecc., nel tentativo di sostituire la stessa sostanza nel corpo umano è un altro errore.

La mucca costruisce la propria carne, tessuti, ossa, vello e latte, genera efficienza, calore, tutto esclusivamente dall’erba.
Dare il latte ad una mucca per aumentare la produzione del latte sarebbe classificato come l’apice della follia, ma l’Uomo fa questo con se stesso!

L’albumina non è la sostanza più importante presente nel sangue, né i sali minerali da soli sviluppano sangue perfetto. La sostanza fondamentale per il sangue umano è la più alta forma sviluppata di carboidrato dello zucchero denominato chimicamente fruttosio, presente naturalmente più o meno in tutta la frutta e, nel suo stato immediatamente inferiore, nelle verdure.
La nuova scienza avanzata insegna che persino la più piccola parte di proteina necessaria viene prodotta nel corpo umano dal fruttosio. Tutti gli animali che si nutrono di cereali e verdura trasformano questi alimenti prima in fruttosio e poi nel corpo nella sua interezza.

Medicine da evitare


Le medicine ...“da evitare“





Come sappiamo non esiste un solo farmaco sicuro. Perche'? Perché il corpo umano non è fatto per assumere farmaci. È opportuno citare qualche informazione sui farmaci.

Le case farmaceutiche americane spendono oltre 2 milioni di US l'anno per sovvenzioni a medici generici in occasione di 300 mila convegni medico-scientifici annui in alberghi di lusso, che non sono altro se non altrettante promozioni di nuovi farmaci da lanciare sul mercato. La stessa cosa su scala diversa avviene in Italia.
Si è scoperto che il Premarin e il Prempo (commercializzati da 40 anni) provocano il cancro, l’embolia polmonare, l’infarto e la demenza. A 14 milioni di persone è stata prescritta questa infausta coppia di prodotti, afferma uno studio indipendente della WHI (Women’s Health Initiative). Il principio attivo di queste due medine è l’estrogeno estratto dall’urina di mucche e cavalle. Inoltre il Premarin contiene progesterone di sintesi. Lo studio della WHI ha stabilito che 0,625 mg di estrogeni sono già cancerogeni, mentre le dosi sommate dei due prodotti in questione ne hanno addirittura il doppio.

Il 51% dei farmaci approvati dalla FDA manifestano effetti nocivi soltanto dopo che sono già stati immessi sul mercato. Gli effetti collaterali dei farmaci sono la quarta causa di morte in Usa.
Un conservante al mercurio, presente fino dal 1937 nei vaccini dei bambini, si è rivelato responsabile di una epidemia di autismo presso i giovani americani, e non è da escludere che esso centri con la forte diffusione di Alzheimer che in Usa colpisce il 50% delle persone anziane.
L’aspartame, che è ormai onnipresente anche come dolcificante nei supermercati anche da noi, come alternativa ipocalorica allo zucchero, è un neurotossico che provoca la degradazione dei tessuti nervosi che producono la dopamina (un antidepressivo del cervello), ed è pure cancerogeno.
Il famoso Aulin ha provocato danni irreversibili al fegato di molti pazienti che ne facevano uso.
E la lista potrebbe continuare.

Qualunque sia il farmaco che si introduce, il corpo mobiliterà le sue energie per neutralizzarlo, renderlo inoffensivo e trattabile, ed espellerlo. Le reazioni provocate dai farmaci sono stimolazioni, ma ogni aumento di attività in una parte del corpo è legata a diminuzioni compensatrici di altre attività. E ogni stimolazione protratta porta alla depressione, alla paralisi, all’Alzheimer.
Che li si presenti sottoforma di acidi, alcali, sali, ossidi, terre, radici, cortecce, semi, foglie, fiori, gomme, resine, secrezioni, sono e rimangono distruttori di tessuti viventi e produttori di malattie indotte.

Chi mai userebbe una dose di antimonio quando è in buona salute?
Ma appena uno cade malato la prenderà non solo senza timore, ma con l’idea che sia indispensabile a guarire, vittima della convinzione ottusa e funesta che quanto è tossico in stato di salute diventi innocuo in stato di malattia.
I veleni della medicina ufficiale sono causa di morte per gli animali, ma si pretende apportino la vita agli uomini.
Si dà l’arsenico ai topi per ucciderli e agli esseri umani per guarirli.





Trattamento medico





Tutti i metodi di trattamento medico sono più distruttivi che costruttivi.


La relazione del Signor Fitzgerald attesta che «non si dovrebbe mai incidere un neoplasma a fini diagnostici, poiché non si può dire qual è il momento preciso in cui le cellule cancerose possono propagarsi, ciò che sarebbe disastroso per il paziente. Neppure aspirare il neoplasma per asportare le cellule mediante suzione è raccomandabile, perché, in tal caso, cosa avverrebbe delle cellule cancerose che si trovano al di sopra della puntura ed attorno all’ago?
Bisogna capire che, se il cancro non può essere trapiantato da un individuo a un altro, può invece  esserlo da un punto a un altro dello stesso organismo».

Non  dobbiamo dare credito alla teoria secondo la quale cellule cancerose del tumore originale si staccano spontaneamente, o accidentalmente, e vengono trasportate dalla linfa in altre parti del corpo, dove si fissano e producono altri tumori (processo detto metastasi). Questa teoria è basata sull’opinione che il cancro è un fenomeno puramente localizzato, anziché l’espressione localizzata di un certo stato generale di tutto l’organismo.

Da tale teoria si desume che due cancri nella stessa persona non rappresentano due manifestazioni derivanti dalla stessa causa, ma sono dovuti a una migrazione di cellule cancerogene da un sito originale verso altri parti del corpo. Non vedo assolutamente alcun motivo intelligibile per cui la causa del cancro non possa produrre una dozzina o un centinaio di cancri nello stesso organismo, senza il bisogno di tali migrazioni immaginarie. I danni delle incisioni e delle aspirazioni (si effettuano incisioni per le biopsie) sono dovuti al fatto che tali interventi chirurgici accelerano ulteriormente la crescita del cancro, irritando il neoplasma; possono anche provocare la trasformazione di un tumore detto benigno in tumore detto maligno.

Riferisce ancora Fitzgerald: «Esiste un’altra relazione, in cui il Dr. Feinblatt, da sei anni patologo al Memorial Hospital di New York, rivela che il Memorjal Hospital aveva cominciato ad applicare il trattamento con raggi X prima e dopo le ablazioni radicali di tumori maligni al seno. Poiché le persone sottoposte a questo trattamento non sopravvivevano a lungo, lo si applicò soltanto dopo  le operazioni. Anche in tal caso, le persone operate sopravvissero poco tempo. Quando le radiazioni furono soppresse completamente, i malati sopravvissero più a lungo».

Sosteniamo da molti anni che il  trattamento  con raggi X e il radio uccide i pazienti molto prima che il cancro abbia raggiunto, in essi, lo stadio finale. Inoltre, anche le operazioni abbreviano la vita dei cancerosi. Le operazioni, i raggi X, le droghe e le medicine sono la causa della maggior parte degli atroci dolori che affliggono i cancerosi. Se vi aggiungiamo anche l’abominevole alimentazione che viene sistematicamente somministrata ai pazienti, abbiamo un quadro completo delle cause di quasi tutte le loro tremende sofferenze.

La relazione di Fitzgerald dice quanto segue, sull’affermazione della Società anticancerosa americana che il radio, i raggi X e l’ablazione sono i soli sistemi riconosciuti nel trattamento del cancro: «Se la risposta globale al problema del cancro è fatta di radio, raggi X o ablazione, o di tutte e tre insieme, si può dire che la perpetua campagna di raccolta di fondi per continuare le ricerche sul cancro, costituisca la più grande mistificazione di cui il pubblico sia mai stato vittima.

Se la risposta a questa terribile malattia non si trova né nel radio, né nei raggi X, né nell’ablazione, quale deve essere il dovere evidente della società? Resteremo inattivi? Possiamo accontentarci di stimare il numero di medici, chirurghi e cancerologi che non soltanto sono discordi tra loro ma, per timore di essere malvisti, si vedono costretti a sostenere l’opinione dell’Associazione dei Medici Americani? Questo comitato dovrebbe effettuare una approfondita indagine sugli sforzi che vengono sistematicamente fatti per ostacolare o impedire la libera circolazione di medicinali, rivelatisi efficaci in molti casi, come è verificabile attraverso consultazione di documentazioni cliniche, rapporti di patologi, radiografie, e sottoponendo a controllo i pazienti guariti».

Noduli al seno



LA TUMEFAZIONE AL SENO









Le tumefazioni o noduli al seno non sono cancri nel 98% dei casi, e che non diventeranno tali nella stragrande maggioranza. Inoltre, se lo stile di vita viene corretto, al fine di conformarsi alle leggi dell’esistenza, queste escrescenze possono scomparire. Secondo un rapporto del US NEWS AND World Report leggiamo le seguenti dichiarazioni: “Gli ultimi rapporti giunti al congresso medico e nelle pubblicazioni internazionali indicano che le probabilità che una tumefazione al seno sia maligna sono dell’ 1%.

 Tuttavia, le cifre mediche indicano che ogni anno, migliaia di seni sono asportati senza alcuna necessità, poiché le pazienti non erano affette da tumore maligno. D’altra parte anche l’ablazione dei fibromi è inutile in quanto il cancro all’utero è molto raro. Difatti, la maggioranza delle operazioni effettuate su questo organo riguarda casi non maligni. Il fatto è che i casi di cancro non sono così diffusi come si dice, per intimorire le donne, e che la mortalità per cancro è dovuta soprattutto all’operazione. A tale scopo, non bisogna dimenticare che il radio ed i raggi X sono responsabili di parecchie morti.

 La chirurgia non fa nulla di costruttivo, si limita ad asportare il seno. Essa non conosce le cause e pertanto non cerca di correggerle. La medicina non è in grado di prevenire lo sviluppo di una tumefazione nell’altro seno dopo avere praticato l’ablazione del primo seno. Tutto ciò che può fare, è sottoporre a operazione anche il secondo seno. Secondo l’articolo dell’US NEWS AND World Report, le donne dovrebbero farsi esaminare ogni mese per scovare la minima tumefazione. La medicina, però, non contempla la causa e non sa come comportarsi per fare sparire l’escrescenza.

 Le tumefazioni al seno sono molto comuni e possono svilupparsi talvolta fin dall’eta' di 16 anni e restare tali per tutta la vita. Molte di queste formazioni non aumentano di dimensione, ma alcune subiscono un incremento di volume. Tuttavia, parecchie tumefazioni spariscono spontaneamente senza che la pazienti e i medici ne conoscano il motivo. Raramente esse diventano cancerose, di conseguenza tutta la propaganda volta a intimorire le donne e a condurle a consultare medici e chirurghi si trasforma in crimine contro la femminilità.

Tutte queste mutilazioni, tanto diffuse quanto inutili hanno il loro tornaconto. Le tumefazioni o noduli al seno possono essere evitati con facilita' adottando semplici cambiamenti nello stile di vita, soprattutto nella dieta. Le formazioni spariranno per sempre anche se sono presenti da anni. Finché la medicina continuerà a cercare cause esotiche della malattia e rifiuteranno di considerare il rapporto esistente tra lo stile di vita e lo sviluppo patologico dell’individuo essa persisterà a far ricorso ai veleni, al bisturi ed alle seghe chirurgiche come “rimedi’ per le patologie che in realtà dipendono soltanto da una vita malsana, confessando in tal modo la sua ignoranza delle cause.



Medicina alternativa: vantaggi e svantaggi



La Medicina alternativa: i vantaggi e gli svantaggi


Perché le persone sono così difficili da convincere sulla realtà del fatto che alcuni trattamenti alternativi del cancro sono nettamente superiori a qualsiasi trattamento ortodosso che è correntemente in uso?

Sapevate che la Chemioterapia, in effetti, non è indirizzata a colpire le cellule del cancro? Infatti, la chemioterapia uccide moltissime più cellule di quanto non uccidano le stesse cellule cancerogene. Questo implica che la chemioterapia debba essere somministrata in dosi molto ridotte, distribuite in un ampio periodo temporale e che la terapia debba includere delle pause tra trattamenti successivi. Questa “cadenza” dei farmaci è dovuta al fatto che, se fosse somministrato troppo velocemente, moltissime cellule sane sarebbero uccise. La ragione per cui la medicina convenzionale tratta il cancro come una malattia cronica è perchè i trattamenti ortodossi ucciderebbero il paziente prima che il trattamenti uccidano il cancro.
Il trattamento naturale del cancro, o più comunemente “trattamento alternativo del cancro”, generalmente non danneggia le cellule sane. Questo perché il corpo umano sa esattamente cosa fare con i minerali e i nutrienti della natura stessa.
Virtualmente tutti i trattamenti naturali per il cancro non uccidono le cellule sane.  
 
Questa è la chiave del problema. Visto che il trattamento alternativo del cancro non danneggia o uccide le cellule sane, gli strumenti che la natura fornisce per uccidere le cellule del cancro possono essere somministrati in dose molto più grandi che nella chemioterapia, senza necessità di alcuna pausa nel trattamento! 
 
La chemioterapia, le radiazioni e la chirurgia, distruggono il sistema immunitario della persona. Un trattamento naturale ben congegnato, invece, sarà in grado di costruire, nella persona, un sistema immunitario tale per cui il cancro non ritornerà.
Ci sono due punti chiave che noi dobbiamo conoscere a riguardo il trattamento alternativo del cancro. 
 
Primo: il novantacinque percento dei pazienti affetti da cancro, che si sottopongono al trattamento alternativo, secondo il trattamento convenzionale, sono già stati già “dati per spacciati”. In altre parole, essi prima si sottopongono al trattamento convenzionale e il loro corpo è distrutto dalla medicina convenzionale e, SOLAMENTE DOPO, essi decidono di utilizzare il trattamento alternativo al cancro.

Secondo: pochissimi trattamenti alternativi al cancro possono curare le persone che sono state rimandate a casa a morire dalla medicina convenzionale; pochissimi tra i pazienti di cancro rinviati a casa a morire assumono un trattamento abbastanza forte che dia loro una speranza per farcela. In altre parole, pochissimi tra questi pazienti assumono il più potente trattamento alternativo. 

Questi due punti costituiscono un grande svantaggio per la medicina alternativa



La medicina alternativa ha speso da 1 a 4 anni per trattare pazienti e per ricostruire il loro sistema immunitario - perché i pazienti usavano i trattamenti convenzionali.
In aggiunta a ciò, dopo il trattamento convenzionale, il paziente è in condizioni fisiche e mentali molto peggiori di quanto non lo fosse quando è stata fatta la diagnosi. Questa è la ragione per cui ci sono così pochi trattamenti alternativi al cancro che possano raggiungere un reale 50% di cura su questa tipologia di pazienti.

Se noi consideriamo tutti questi punti allora arriveremo ai seguenti fatti:
1)  Almeno il 100% dei nuovi pazienti a cui è stato diagnosticato il cancro, si rivolge prima alla medicina convenzionale.
2) Circa il 97% di questi pazienti soccombe o sono rimandati a casa a morire e successivamente muoiono, a causa del loro cancro/o del trattamento al cancro che hanno ricevuto.
3) Solo una minima percentuale dei pazienti affetti da cancro rimandati a casa a morire si rivolgono al trattamento alternativo del cancro, altri semplicemente tornano a casa e muoiono.
4) Tra i pazienti che si rivolgono al trattamento alternativo, solo una piccola percentuale  di loro è sottoposto ad un trattamento abbastanza forte che dia il 50% di possibilità di sopravvivenza.

C’è da meravigliarsi se le morti a causa del cancro sono in continua ascesa nonostante la potenza di trattamenti alternativi al cancro?
Alcune ragioni che spiegano la disinformazione sui trattamenti alternativi per il cancro sono che gli oncologi non sono consapevoli riguardo i fatti, cosa i fatti dimostrano e come essi aiutano a curare e a prevenire.  Inoltre, essi dovrebbero essere consapevoli di quale stadio e in quali condizioni un sistema di medicina alternativa per il trattamento del cancro è più benefico per il paziente e per loro stessi.


Le malattie della civilta' moderna










La ragione per cui vengono classificate oltre duecento forme di cancro è che le cellule di ciascuna varietà appaiono differenti se osservate al microscopio, a seconda del tipo di tessuto in cui si sono originate. Ma in tutti i casi il cancro rappresenta essenzialmente la proliferazione incontrollata delle cellule. Questa definizione comprende anche le leucemie ed i mielomi, tumori del midollo osseo, che pur non appartenendo al gruppo dei tumori solidi si comportano allo stesso modo.

    Alcuni tipi di cancro, invece di provocare tumori solidi, distruggono i tessuti dove si trovano e causano gravi lesioni aperte, i cui margini di solito consistono in rigonfiamenti pieni di tessuto maligno che invade e provoca danni in ogni tessuto sano con cui viene a contatto. Anche questo tipo di tumore è soggetto a proliferazione.

    Il    cancro è ulteriormente suddiviso in due categorie maggiori e in altre minori a seconda del tessuto di origine. I tumori originati dai tessuti epiteliali, comprendenti tutti quelli che riguardano organi, vasi sanguigni e membrane mucose del corpo, sono chiamati carcinomi e sono il gruppo di tumori maligni più numeroso.

Quelli che hanno origine dal tessuto connettivo, dalle ossa, dai vasi sanguigni e dal sistema linfatico sono chiamati sarcomi.  Comunque, alcuni dei cancri ghiandolari, incluso quello al seno e alla prostata, sono localizzati in ghiandole le cui entrata e uscita sono ostruite da cellule tumorali. Questo può rendere problematico il raggiungimento delle cellule maligne e la loro uccisione, da parte del sangue nuovamente ossigenato, arricchito con enzimi e sostanze immunitane. Con il tempo tale problema si risolve e anche questi tumori vengono distrutti. Ciò può spiegare perché i tumori del seno e della prostata hanno bisogno di più tempo per guarire.

    I    pazienti devono capire che, anche se il tumore è sparito, non sono ancora guariti. Il tumore non è una malattia, ma solo un sintomo del crollo delle difese dell’organismo; in altre parole, il cancro non è una cosa (cioè il tumore), ma un processo che riguarda l’intero organismo.
Quindi, fatto ancora più importante, la scomparsa del tumore significa solo che l’efficienza dell’organismo è stata ripristinata al punto da rimuovere i pericoli per la vita del paziente; ciò, tuttavia, non significa essere guariti. 

Infatti, la guarigione totale si verifica solo quando tutti gli organi del paziente sono tornati alla piena funzionalità, letteralmente rimessi a nuovo, nutriti con i migliori cibi biologici e sottoposti a una disintossicazione continua. La guarigione è completa solamente quando il fegato intossicato e indebolito è il più possibile ripulito e riportato alla normale funzionalita`.



Trattamenti alternativi e realta'

Realta' dei trattamenti alternativi


Questa e' la realta e cioe' che ben pochi trattamenti alternativi al cancro possono curare le persone che sono state rimandate a casa a morire dalla medicina convenzionale; ancora meno sono i pazienti di cancro che una volta rinviati a casa a morire assumono un trattamento abbastanza forte che dia loro una speranza per farcela. In altre parole, pochissimi tra questi pazienti assumono un potente trattamento alternativo che permetta loro di vivere.  

 
Questi due punti costituiscono un grande svantaggio per la medicina alternativa. La medicina alternativa ha speso da 1 a 4 anni per trattare pazienti e per ricostruire il loro sistema immunitario - perché i pazienti usavano i trattamenti convenzionali.
In aggiunta a ciò, dopo il trattamento convenzionale, il paziente è in condizioni fisiche e mentali molto peggiori di quanto non lo fosse quando è stata fatta la diagnosi. Questa è la ragione per cui ci sono così pochi trattamenti alternativi al cancro che possano raggiungere un reale 50% di cura su questa tipologia di pazienti.


Se noi consideriamo tutti questi punti allora arriveremo ai seguenti fatti:
1)  Almeno il 100% dei nuovi pazienti a cui è stato diagnosticato il cancro, si rivolge prima alla medicina convenzionale.
2) Circa il 97% di questi pazienti soccombe o sono rimandati a casa a morire e successivamente muoiono, a causa del loro cancro/o del trattamento al cancro che hanno ricevuto.
3) Solo una minima percentuale dei pazienti affetti da cancro rimandati a casa a morire si rivolgono al trattamento alternativo del cancro, altri semplicemente tornano a casa e muoiono.
4) Tra i pazienti che si rivolgono al trattamento alternativo, solo una piccola percentuale  di loro è sottoposto ad un trattamento abbastanza forte che dia il 50% di possibilità di sopravvivenza.
C’è da meravigliarsi se le morti a causa del cancro sono in continua ascesa nonostante la potenza di trattamenti alternativi al cancro?


Alcune ragioni che spiegano la disinformazione sui trattamenti alternativi per il cancro sono che gli oncologi non sono consapevoli riguardo i fatti, cosa i fatti dimostrano e come essi aiutano a curare e a prevenire.  Inoltre, essi dovrebbero essere consapevoli di quale stadio e in quali condizioni un sistema di medicina alternativa per il trattamento del cancro è più benefico per il paziente e per loro stessi.







Cancro: come sconfiggerlo



           Sconfiggere il nemico:  CANCRO            



Dovendo mettersi a confronto con una diagnosi di cancro, la prima regola è: niente panico!
Di tutte le malattie prese in considerazione, il cancro è indubbiamente quella che fa più paura alla maggior parte delle persone. La sua incidenza è in aumento, gli effetti sono devastanti, come devastanti sono gli effetti collaterali delle terapie tradizionali, e il tasso di mortalità è elevato. Nonostante tutto, rimane apparentemente incurabile. Considerando questi elementi, non è difficile capire perché il cancro per molte persone rappresenti un incubo.

Diamo un’occhiata ravvicinata a questo flagello, che i dizionari di medicina descrivono come “crescita incontrollata di cellule derivate da tessuti normali, aggiungendo che se ne conoscono oltre duecento tipi. Nasce una domanda spontanea: perché la crescita diviene incontrollata? Quali sono i meccanismi di controllo e perché vengono a mancare? Perché il cancro è un killer? Ci possono essere crescite cellulari “incontrollate” anche nei cosiddetti tumori benigni. Questi non sono invasivi (ovvero non si diffondono), possono essere facilmente rimossi e di norma non vi sono ricadute. Come fanno allora a trasformarsi in tumori maligni?

I tumori benigni non sono cancri veri e propri, bensì crescite anormali che non fanno parte del corpo e rappresentano lo stadio iniziale di una disfunzione dei processi difensivi dell’organismo. Non necessariamente danno luogo a ricadute, ma tendono a diventare maligni qualora le difese dell’organismo continuino a indebolirsi.
I tumori vengono detti maligni se invadono i tessuti adiacenti e rilasciano cellule tumorali all’interno del flusso sanguigno. Queste cellule circolano per il corpo e sono in grado di formare nuove colonie, dette metastasi, che crescono sugli altri tessuti. Nel decorso tradizionale del tumore maligno, le cellule invadono e distruggono gli organi essenziali, portando così alla morte.
Il corpo ha un sistema di difese che mantiene l’omeostasi, ovvero lo stato di equilibrio dinamico interno. È l’alterazione di questo equilibrio che dà luogo al processo di deterioramento cellulare; tale alterazione può essere causata da varie sostanze chimiche, specialmente sostanze cancerogene, virus, radiazioni ultraviolette, tabacco. È interessante notare che ciò può essere causato anche da sostanze chimiche citotossiche utilizzate per curare il cancro e, naturalmente, da una dieta non equilibrata.
Il cancro non può comparire in un organismo normalmente funzionante, in quanto le sue difese riconoscono e distruggono ogni cellula maligna, o non ne permettono la formazione. Il sistema immunitario svolge un ruolo centrale in queste difese. Riconosce una cellula maligna come ostile e la attacca, distruggendola, come se fosse un batterio o un virus nemico.

Tuttavia il sistema immunitano e gli altri meccanismi di difesa (per esempio i sistemi enzimatici e ormonali, il bilanciamento dei minerali) necessitano dei giusti nutrienti, e possono funzionare solo se non sono bloccati dalle tossine. Quando queste condizioni non si verificano, le difese sono incapaci di portare a termine il loro compito e nulla impedisce alle cellule maligne di sopravvivere e moltiplicarsi.
La ragione per cui vengono classificate oltre duecento forme di cancro è che le cellule di ciascuna varietà appaiono differenti se osservate al microscopio, a seconda del tipo di tessuto in cui si sono originate. Ma in tutti i casi il cancro rappresenta essenzialmente la proliferazione incontrollata delle cellule. Questa definizione comprende anche le leucemie ed i mielomi, tumori del midollo osseo, che pur non appartenendo al gruppo dei tumori solidi si comportano allo stesso modo.

Alcuni tipi di cancro, invece di provocare tumori solidi, distruggono i tessuti dove si trovano e causano gravi lesioni aperte, i cui margini di solito consistono in rigonfiamenti pieni di tessuto maligno che invade e provoca danni in ogni tessuto sano con cui viene a contatto. Anche questo tipo di tumore è soggetto a proliferazione.
Il    cancro è ulteriormente suddiviso in due categorie maggiori e in altre minori a seconda del tessuto di origine. I tumori originati dai tessuti epiteliali — comprendenti tutti quelli che riguardano organi, vasi sanguigni e membrane mucose del corpo — sono chiamati carcinomi e sono il gruppo di tumori maligni più numeroso.
Quelli che hanno origine dal tessuto connettivo, dalle ossa, dai vasi sanguigni e dal sistema linfatico
sono chiamati sarcomi. Il trattamento con la Terapia Di Bella, con la Terapia Breuss, con la Terapia di Arnold Ehret e con la Terapia Gerson è efficace per entrambe le categorie e richiede pochi aggiustamenti.

I cancri più aggressivi (melanomi, linfomi aggressivi e cancri polmonari “a piccole cellule”) rispondono più rapidamente alla Terapia Breuss, con il Digiuno senza muco di Arnold Ehret e alla Terapia Gerson. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che in questi casi le cellule sono più alterate, pertanto il sistema immunitario riportato in piena efficienza è capace di riconoscerle più facilmente.

Allo stesso modo, eccellenti risultati si ottengono con i tumori alle ovaie, perfino dopo alcuni trattamenti di chemioterapia. Questo non significa però che altri tipi di tumori non rispondano. Alcuni dei cancri ghiandolari, incluso quello al seno e alla prostata, sono localizzati in ghiandole le cui entrata e uscita sono ostruite da cellule tumorali.
Questo può rendere problematico il raggiungimento delle cellule maligne e la loro uccisione, da parte del sangue nuovamente ossigenato, arricchito con enzimi e sostanze immunitarie. Con il tempo tale problema si risolve e anche questi tumori vengono distrutti. Ciò può spiegare perché i tumori del seno e della prostata hanno bisogno di più tempo per guarire.

I pazienti devono capire che, anche se il tumore è sparito, non sono ancora guariti. Il tumore non è una malattia, ma solo un sintomo del crollo delle difese dell’organismo; in altre parole, il cancro non è una cosa (cioè il tumore), ma un processo che riguarda l’intero organismo.
Quindi, fatto ancora più importante, la scomparsa del tumore significa solo che l’efficienza dell’organismo è stata ripristinata al punto da rimuovere i pericoli per la vita del paziente; ciò, tuttavia, non significa essere guariti. Infatti, la guarigione totale si verifica solo quando tutti gli organi del paziente sono tornati alla piena funzionalità, letteralmente rimessi a nuovo, nutriti con i migliori cibi biologici e sottoposti a una disintossicazione continua.
La guarigione è completa solamente quando il fegato intossicato e indebolito è il più possibile ripulito e riportato alla funzionalità. il problema è che non esiste alcun test per dimostrare quanto un fegato stia funzionando bene e quanto abbia recuperato. il test degli enzimi epatici è utile ma incompleto. Un paziente può avere valori “normali” perfino in presenza di un tumore. Le analisi del sangue, i conteggi cellulari e le analisi delle urine ci dicono solo che gli organi sono ancora in funzione e che il corpo è nelle condizioni di curarsi.
Il paziente in via di guarigione può provare fastidio o disappunto quando gli si spiegano queste cose, nondimeno la necessità di ottenere una completa guarigione deve venire prima di qualsiasi altra considerazione. Se non si comprendono a fondo queste cose, si corrono gravi rischi. Quando tutti i test sono tornati “normali” i tumori non sono piu‘ manifesti. il medico che dice al paziente che, “a tutti gli effetti” egli è guarito. Il paziente interrompe la terapia, ha una ricaduta e muore. Disgraziatamente questo è successo piú di una volta, sprecando molti sforzi, speranze e vite preziose.




Associazione medica americana





L'Associazione Medica Americana, la FDA e tutte le autorità mediche informano i pazienti che stanno ricevendo una forma di terapia scientificamente comprovata. Niente e' di piu' FALSO.
Quello che non si dice è che la chemioterapia sta compromettendo il sano, normale funzionamento degli organi vitali, quali fegato, cuore, cervello e reni. Sì, un tumore potrebbe anche rimpicciolirsi, ma qui non si tratta semplicemente di uscire dalla terapia oncologica con tumori più piccoli. Il punto è di uscirne sani con un sistema immunitario forte e un equilibrio cellulare che blocchi o elimini del tutto i tumori. Quel genere di risultato che non sortisce dalla medicina convenzionale.
Dopo essere stati quasi uccisi dalle terapie oncologiche, si va in cerca di alternative.
Quando i pazienti di cancro, infine, prendono la decisione di rivolgersi alla medicina alternativa, spesso lo fanno in uno stato di pre-morte a causa della severità con cui sono stati danneggiati dai trattamenti offerti dalla medicina convenzionale occidentale. 

Allora, in maniera ancor più frustrante, cominciano a prendere qualche erba o sperimentano qualche genere di trattamento alternativo e l’esito è la morte dovuta ai danni organici provocati dalla chemioterapia tossica somministrata in precedenza dai propri medici convenzionali. È per questo che dico alle persone: la scelta la dovete fare prima. Non aspettate di essere alle soglie della morte per svegliarvi e scegliere la medicina alternativa. Potrebbe essere troppo tardi.
 
Se rimanete prigionieri del sistema medico convenzionale e permettete che tutti questi farmaci tossici, prodotti chimici e procedure nocive minino il vostro corpo e danneggino in modo permanente i vostri organi vitali (il fegato, ad esempio), state ulteriormente ostacolando tutti quei sistemi di supporto del vostro corpo utilizzati di norma dalla medicina alternativa per ottenere un risultato curativo.



Chemioterapie e mancanza di soluzioni

 

Perchè la chemioterapia non risolve il problema

La chemioterapia distrugge completamente ed in modo irreversibile il sistema immunitario.
Secondo la stragrande maggioranza delle teorie mediche, ci si ammala di cancro per una  insufficienza del sistema immunitario. La chemioterapia riduce le masse tumorali di dimensione, ma al prezzo di distruggere completamente il midollo e le difese immunitarie dell'organismo, col risultato che quest'ultimo rimarrà debilitato ed esposto ad ammalarsi di nuovo per anni o anche per il resto della vita .

LA CHEMIOTERAPIA DISTRUGGE TUTTE LE DIFESE IMMUNITARIE 

E

 IN MOLTI CASI IL TUMORE RITORNA PIU' VIOLENTO DI PRIMA !!!
 
Per dare un'idea di quanto siano tossici questi veleni posso prendere spunto dalla stessa documentazione farmaceutica allegata a questi "farmaci": pensate che basterebbe solo aumentare di poco le dosi di una sola "seduta" di chemioterapia per uccidere un cane, nel 100% dei casi, per avvelenamento nel giro di pochi giorni (potete controllare voi stessi dato che la tossicologia è pubblica). Inoltre per smaltire questi farmaci occorre molto tempo (mesi e mesi), molto di più della durata di ogni ciclo, per cui quando si torna. ad esempio dopo un mese, a fare un altro ciclo si ha un accumulo continuo di veleni nell'organismo! 



PERSINO NELLA STESSA DOCUMENTAZIONE DEI FARMACI DA  


 CHEMIOTERAPIA E' SCRITTO CHE QUESTI

IN DOSI DI POCO SUPERIORI SONO MORTALI NEL 100% DEI CASI

PERSINO UNA PERSONA SANISSIMA AVREBBE DEI PROBLEMI A 

SOPRAVVIVERE ALLA CHEMIOTERAPIA

E' vero che le cellule tumorali sono molto più sensibili a questi farmaci rispetto alle cellule sane, ma è anche vero che la chemioterapia azzera la capacità del sistema immunitario di riparare da se le cellule cancerogene, lasciando l'organismo senza nessuna difesa (insufficienza midollare, renale, epatica, cardiaca, respiratoria, ecc.). Inoltre provoca lesioni estese a tutti gli organi e tessuti e conseguente necrosi irreversibile di alcuni di essi. Non c'è da stupirsi che tutti questi farmaci siano estremamente cancerogeni, ossia in grado di sviluppare tumori anche in una persona sana!
Il fatto che molto spesso il cancro ritorna negli anni successivi, dopo una cura di chemioterapia, non è dovuto a una certa "predisposizione" della persona, ma al fatto che le difese immunitarie sono ormai distrutte e quindi l'organismo è completamente indifeso ed è logico che venga aggredito nuovamente. La chemioterapia non è quindi la soluzione definitiva del problema, poichè questo si ripresenta molto spesso anni dopo con maggiore violenza.
La  chemioterapia è la responsabile del danno immunitario

Il cancro deve essere vinto invece potenziando il sistema immunitario . Per molti tipi di tumore, il sistema immunitario ha una "memoria", esattamente come per le malattie esantematiche (morbillo, varicella, rosolia, ecc.); se il tumore viene vinto dall'organismo stesso, piuttosto che represso dai farmaci, è molto più difficile che si ripresenti in seguito.  L' aloe ha un centinaio di principi attivi che potenziano il sistema immunitario in modo ineguagliabile rispetto a qualsiasi altro farmaco, inoltre questi hanno un ruolo attivo e selettivo nell'aggredire le cellule malate, inducendo l'apoptosi. Tutto questo è stato dimostrato scientificamente in molte università del mondo, comprese alcune italiane.

A voltei medici italiani addirittura somministrano terapie sperimentali, senza neppure informare il paziente che la terapia è sperimentale. In questo sito www.vitarubata.com potete leggere l'incredibile storia di una donna uccisa con terapie sperimentali, senza il suo consenso. Le sostanze che sono state somministrate sono addirittura le stesse che vengono usate per le distruzioni di massa, nelle guerre batteriologiche!!

Infine  5 pagine di DATI UFFICIALI sui veri risultati della chemioterapia dal 1950 ad oggi, oltre ai retroscena delle multinazionali farmaceutiche. La ricerca NON ha fatto passi da gigante come tutti pensano, ma, al contrario, la gente si ammala e muore più che nei decenni scorsi. Con i metodi di cura attuali il 90% degli ammalati non sopravvive più di 10 anni al cancro.